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L’intelligenza del cuore o il Cuore nella Testa


"I discepoli di una Scuola Iniziatica imparano ad arrestare il pensiero per poter raggiungere altri mondi molto più elevati e lontani.  I saggi dell’India dicono che l’intelletto uccide la realtà, e hanno ragione: con l’intelletto è impossibile conoscere la realtà. Si potrà forse conoscere una moltitudine di particolari superficiali, ma mai la realtà, la quintessenza. E’ al Cuore che è data la facoltà di penetrare la realtà.  La superficie e il cuore delle cose… il mondo oggettivo e il mondo soggettivo… Questi due aspetti esistono: l’intelletto è destinato a esplorare il mondo oggettivo, e il cuore il mondo soggettivo. Ma quando gli Iniziati parlano di cuore, non si tratta del cuore fisico né del sentimento. Quando gli Iniziati parlano dell’intelligenza del cuore, intendono l’Anima con tutte le sue facoltà di percepire la realtà delle cose e di coglierne la quintessenza. E’ naturale che la sensazione non possa essere un concetto certo. Quante persone riconducono tutto alle loro sensazioni. Queste sensazioni si basano certamente su una realtà, ma riguardano solo i loro casi personali, per cui sono parziali e spesso errate. Quanto a coloro che reagiscono soltanto col proprio intelletto, non hanno alcuna esperienza della realtà. Non si può quindi avere fiducia né degli uni né degli altri.Per la Scienza Iniziatica esistono due tipi di pensieri e due tipi di sentimenti, l’uno “inferiore” e l’altro “superiore”. Nel piano causale, che è al di sopra del piano emotivo e mentale (ed è il veicolo dell’Anima) il pensiero e il sentimento si uniscono ed è possibile sentire e capire contemporaneamente.  Ecco una verità inaccessibile per la maggior parte degli uomini, che della loro struttura conoscono unicamente certe manifestazioni del corpo fisico-eterico, del corpo astrale (emotivo) e del corpo mentale inferiore. Essi non hanno alcuna idea che possono esistere livelli superiori di pensare, di sentire e di agire. Solamente colui che ha fatto delle esperienze in questo campo, può conoscere quello stato in cui il pensiero si arresta e si risveglia un’altra facoltà, che è al tempo stesso sensazione e comprensione, ma senza l’intervento del pensiero (giudizio)". Pag 121 e 122 “la vita psichica: elementi e strutture” di Aivanhov