La settimana scorsa si è spento un collega volontario, stroncato da un improvviso infarto a 62 anni, mentre era in vacanza, la stessa mattina del funerale, mi è giunta la notizia della morte della moglie di un altro volontario, era in coma da tempo, dopo essere stata rianimata e defibrillata, sono operatore D.a.e., cioè posso utilizzare il defibrillatore semiautomatico e di coscienza mia, mi domando: "E' giusto? E' giusto che io salvando una vita la rendo un vegetale perchè il cuore è buono ma il cervello ormai senza ossigeno da troppo tempo non potrà mai più riprendere le sue funzioni in pieno?"...spero sempre che quella macchina mi dica: "ritmo non defibrillabile".
Figli del defibrillatore
La settimana scorsa si è spento un collega volontario, stroncato da un improvviso infarto a 62 anni, mentre era in vacanza, la stessa mattina del funerale, mi è giunta la notizia della morte della moglie di un altro volontario, era in coma da tempo, dopo essere stata rianimata e defibrillata, sono operatore D.a.e., cioè posso utilizzare il defibrillatore semiautomatico e di coscienza mia, mi domando: "E' giusto? E' giusto che io salvando una vita la rendo un vegetale perchè il cuore è buono ma il cervello ormai senza ossigeno da troppo tempo non potrà mai più riprendere le sue funzioni in pieno?"...spero sempre che quella macchina mi dica: "ritmo non defibrillabile".