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Storia di Crotone presa dal web

Post n°12 pubblicato il 05 Giugno 2013 da Profilo_Calabria

La storia di Crotone è molto antica e ricca. Ci sono diversi miti e leggende che raccontano della fondazione di questa città. Già Petronio nel suo satyricon, risalente al I secolo d.C. diceva che: "Crotona, urbem antiquissima et aliquando Italiae primam" ovvero "Crotone, città antichissima e un tempo la prima d’Italia". Tra varie contraddizioni, si è soliti indicare il 718 a.C. come anno della sua fondazione, così come è scritto sul Chronicon di Eusebio di Cesarea. Secondo altre fonti, è stata fondata nel 710 a.C. o nel 743 a.C., al tempo del re Polidoro. La città fu fondata da un gruppo di Achei. Il nome, secondo la leggenda, viene da "Kroton", figlio di Eaco, che venne ucciso, per errore, dal suo amico Eracle. Questi, ha voluto porgergli un segno d’onore e lo seppellì sulle rive del fiume Esaro, facendo la profezia che proprio lì, dovesse un giorno sorgere una grande città che si chiamasse come lui. Un’altra leggenda, invece, narra della fondazione di Crotone, in seguito ad una profezia dell’oracolo di Delfi. Myskellos di Rhype ricevette l’ordine di fondare, tra Capo Lacinio e Punta Alice una nuova città. Arrivato lì, a Myskellos venne l’idea di fermarsi a Sibari, che già allora era una delle città meridionali più importanti, e non correre pericoli, fondando una nuova città. Apollo, adirato perché Myskellos non aveva rispettato la volontà dell’oracolo, lo convinse a dirigersi verso l’attuale Crotone. Vi è una variante, di questa leggenda, nelle "Metamorfosi" di Ovidio, qui, infatti, troviamo al posto di Myskellos, Eracle, che dovrà portare a termine la medesima impresa. Secondo un’altra leggenda, il nome deriverebbe dall’eroe Crotone, fratello di Alcinoo, re dei Feaci.


IMilone di Crotonenizialmente, le città della Magna Grecia, vissero in una completa pace, ma, verso la metà del VI secolo a.C. iniziarono le discordie, discordie che riproducevano la guerra tra Sparta e Atene in Grecia. Durante il 560 a.C. Kroton e Locri iniziarono a combattere una guerra, che si protrasse per 10 anni; solo la battaglia della Sagra, che decretò vincitrice Locri, appoggiata da Sparta, pose fine al conflitto. La fama di Crotone era dovuta alla stabilità del suo clima, alla bellezza delle ragazze della città, alle campagne fertili e facilmente coltivabili e alla prestanza fisica dei suoi atleti, comeMilone. Crotone fu la città greca con il maggior numero di vittorie nei Giochi olimpici: un proverbio diceva "ultimo dei Crotoniati primo dei Greci". Secondo una leggenda, Milone partì da Crotone portando un vitello e giunse ad Olimpia con un toro sulle spalle, destando meraviglia e clamore, e affermandosi come vincitore di diverse gare. La costa crotonese appariva differente da quella odierna, partendo dall'antichissima Enotria (l'odierna Cirò, la terra del nettare degli Dei, ovvero il vino, il premio dei vincitori dei giochi olimpici ateniesi), per arrivare a  Le Castella. Vi erano, allora, lungo la costa, delle isole, che oggi non si possono più vedere, perché sommerse dal mare. Esse orientavano anche i navigatori più inesperti. Erano Melissea, di fronte la costa tra Torre Melissa e Marina di Strongoli, Tyris un boschetto galleggiante abitato da pescatori Brutii (popolo indigeno), che si trovava tra Torretta di Crucoli e Punta Alice. Eranusa, era posta davanti al luogo che oggi chimaiamo Le Castella, dove si trovano resti archeologici sommersi: un lastricato di pavimentazione di un'antica strada, un molo con scalinate scalpellate nella roccia, cisterne, un antico faro.

 I Romani conquistarono Kroton nel 277 a.C., guidati dal console Cornelio Rufino. Durante la seconda guerra punica Annibale elevò qui alcuni accampamenti invernali p

Da visitare a Crotoneer tre anni e di qui si imbarcò per l'Africa nel 203 a.C.. La città cadde in epoca romana, ma risorse durante la dominazione Bizantina. Nel 1284 fu concessa dagli Aragonesi ai Ruffo di Catanzaro. Alla morte nel 1434 di don Niccolò, gli successe la figlia Giovannella, assassinata nella sua dimora un anno dopo. Dopo di lei prese il potere la sorella Enrichetta, che sposò, in seconde nozze, il nobile spagnolo don Antonio Centelles, conte di Collesano e principe di Santa Severina, senza eredi. Il re di Spagna Carlo V concesse alla città diversi privilegi e ne fece potenziare il porto. Fu il viceré don Pedro Toledo che nel 1541 fece restaurare e fortificare il castello preesistente, da noi tutti conosciuto come "castello di Carlo V".

Nel XVI secolo la città venne chiamata "Cotrone". Nel 1928 la città cambiò nome da Cotrone a Crotone. Il suo porto, posto quasi equidistante da Taranto e Messina, favorisce diverse attività di scambio e si propone come traino per l'economia agricola e le attività industriali. Lo sviluppo industriale ha visto la città protagonista nel periodo a cavallo fra le due guerre mondiali, anche grazie alla vicinanza della centrale idroelettrica di Calusia, vicino Cotronei. La popolazione crotonese raddoppia durante gli anni trenta, fino a superare i 60.000 abitanti odierni. Ma Alla fine degli anni '80, le due industrie, che sono il pilastro della Crotone industrializzata, Pertusola Sud e Montedison, sono coinvolte in una crisi senza ritorno, della quale risente l'intera città. Il 6 settembre 1993 vi fu la "notte dei fuochi": durante una protesta gli operai appiccarono alcuni fuochi sull'asfalto delle strade, usando il fosforo prodotto nello stabilimento chimico Montedison. Dopo la crisi migliaia di crotonesi persero il posto di lavoro, e ciò ha favorito l’emigrazione di intere famiglie, in cerca di un futuro migliore. Crotone divenne, poi, provincia nel 1994.

 

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