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Al Gore


ClimaItalia bocciata alla conferenza sul clima di BaliL'indifferenza del governo italiano  L'Italia e' in ultima fila nella lotta ai cambiamenti climatici, alla pari con un gigante energivoro come la Cina. Lo rivela uno studio dell'organizzazione ecologista "Germanwatch", presentato oggi alla Conferenza delle Nazioni Unite a Bali, che prende in considerazione i dati dell'Agenzia internazionale per l'energia (Aie) sulle effettive emissioni di anidride carbonica e le politiche governative adottate per limitarle. Secondo la ricerca, l'Italia si piazza al quarantunesimo posto, a pari merito con Pechino, su una classifica di 56 Paesi. Il piu' virtuoso e' la Svezia, il primo al mondo a fare di piu' per proteggere il clima. Segue, tra gli altri, al quinto posto l'India, l'altro grande gigante economico mondiale, la Turchia al ventunesimo, l'Iran al trentaquattresimo. I peggiori in assoluto sono l'Arabia Saudita, all'ultimo posto, preceduta da Stati Uniti, Australia e Canada. Gli autori dello studio hanno definito "particolarmente allarmanti" i cattivi risultati dei dieci Paesi, tra cui l'Italia, che da soli sono responsabili per oltre il 60 per cento delle emissioni di CO2. La lista dei maggiori consumatori di energia e' guidata dagli Stati Uniti, che da soli consumano il 20,47 per cento dell'energia prodotta nel mondo, seguiti da Cina (15,18%), Russia (5,66), India (4,70), Giappone (4,64), Germania (3,02), Canada (2,38), Gran Bretagna (2,05), Corea del Sud (1,87) e Italia (1,62). Lo studio di "Germanwatch" mette anche in evidenza che sul piano generale la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e' stata in parte dovuta al crollo dei regimi politici dell'est europeo con le loro industrie altamente inquinanti. L'organizzazione mette anche in guardia da un'ulteriore estensione delle centrali elettriche a carbone e sottolinea che in media ogni due settimane entra in servizio in Cina una centrale a carbone da 500 Megawatt. Al Gore a Oslo ha ricevuto il premio Nobel che gli è stato assegnato per la campagna contro il riscaldamento globale e ha invitato i governi di tutto il mondo a fare presto nella lotta all'inquinamento e ad anticipare al 2010 il nuovo rapporto di Kyoto previsto nel 2012.    Solo oggi, 15-12-2007 si é raggiunto un accordo con gli USA per la riduzione dei gas serra ma senza fissare date e cioé con un accordo 'diplomatico' in una situazione mondiale in cui gli effetti si vedono non solo in alcuni paesi asiatici ma negli stessi Stati Uniti.