Blog, Che fare?

Post


  BENAZIR BHUTTO E IL RUOLO DELLA DONNA NEL NUOVO STADIO EVOLUTIVOPer un'analisi integrale della situazioneL'elenco delle spiegazioni che interpretano l'assassinio di Benazir Bhutto é già in pochi giorni enorme. Prevalgono comunque le interpretazioni specificatamente di ordine politico. Alcune accennano all'elemento religioso come principale e non mancano quelle che attribuiscono alla tribalità delle fazioni del Pakistan la maggior responsabilità. Ma in effetti tutte sono anche vere e allo stesso tempo appare abbastanza evidente che non scendono in profondità: sono limitatissime e riduttive. Mentre occorre cercare di comprendere i processi più profondi senza i quali gli eventi appaiono alla coscienza media come slegati e sempre come 'eccezionali', ''clamorosi', 'irrazionali', opera di 'cattivi' (terroristi, governanti, tribali, ecc. tutte le cose che stiamo sentendo anche in questo caso). Benazir Bhutto come donna che per la prima volta si trova alla testa di uno stato islamico è certamente una motivazione che va un pò più in profondità e quindi rappresenta un riferimento a un fattore più profondo di quello della politica/cronaca del momento; é certamente un passetto in più. Tentiamo di vedere cosa sta accadendo un pò più al di sotto della superficie dei mass media, impegnati a fare scoup ma non ad andare oltre il velo della superficie, anche per motivazioni tipo 'venderemmo di meno' e'la gente non capisce e non compra' o 'diminuirebbe l'audience'. Ovviamente le motivazioni di mercato (ma é poi vero?) hanno una loro validità. Osserviamo allora cosa sta accadendo in questa fase storica (almeno gli ultimi decenni e meglio gli ultimi 60 anni circa): -Primo: Occorre assumere con attenzione nell'analisi dei fatti e dei processi la realtà costituita dai NUOVI STADI EVOLUTIVI CHE RAPPRESENTANO IL MODO DI EVOLVERSI/PRESENTARSI E RAPPRESENTARSI DELLA COSCIENZA SU TUTTI I PIANI-individuali e collettivi, interiori ed esteriori- In quet'ambito l'emancipazione, ruolo e affermazione della donna assume nuove dimensioni, ma dovute integralmente (cioé su tutti i piani contestualmente come una matrice unitaria di diverse dimensioni) a nuove rappresentazioni della coscienza.  -Per la donna gli ultimi stadi rappresentano una particolare accelerazione nella specie, soprattutto per la possibilità di una maggiore espansione della noosfera (pensiero-coscienza-capacità interpretativa-creativa) e una maggiore (enormemente maggiore) POSSIBILITà DI DIFFERENZIAZIONE DELLA NOOSFERA DALLA BIOSFERA (a cui in gran parte era stato legato il suo ruolo, soprattutto nelle società patriarcali di tutto il mondo e non solo del cosiddetto occidente). Questa accelerazione é erompente: negli ultimi 60 anni e negli ultimi 20 in particolar modo. [Usiamo adesso i colori delle meme (tipologie adottate in psicologia con i colori per semplificare le rapresentazioni dei processi individuali e  collettivi dell'evoluzione dell'Io di persone, gruppi sociali e civiltà)] Soprattutto con l'affermarsi del VERDE (nel senso di coscienza rivolta al dialogo e consenso), del GIALLO (nel senso di equilibrare l'insieme) e da ultimo con l'emergere del TURCHESE (coscienza dedita all'integrazione: trascendi e includi) si é sviluppato in pochi decenni un processo che trascende letteralmente i precedenti ruoli della donna nella società umana e sul pianeta - ad esempio anche rispetto ai dirittti, all'ambiente, all'organizzazione sociale, al rapporto con gli altri esseri viventi, e in generale al modo di porsi rispetto alle questioni di tutti i tipi sia tradizionali che non tradizionali: é questa una buona parte del tentativo di emergere nella specie umana di un nuovo ordine di pensiero (qui inteso estesamente come espressione delle diverse linee dell'Io compresa etica, estetica, misticismo e transpersonale e non solo come espressione del pensiero lineare razionale, visione limitata che si presenta spesso in questo genere di tematiche). Le analisi che fanno risalire questo processo evolutivo -segnato spesso da tragedie ma anche da fatti meravigliosi e affascinanti molto meno pubblicizzati (anche questo ha un senso....!) - semplicemente ad elementi politico-sociali sono estremamente limitate e sostanzialmente riduttive. Ma anche pericolose perchè non consentono una valutazione più completa e possibilmente integrale degli eventi che ormai si susseguono e sono destinati a susseguirsi con accresciuta accelerazione. Non lo consentono a tutti e in particolare a due componenti fondamentali dell'intera società umana: le DONNE e i GIOVANI. La carenza di un’analisi che parta dalla considerazione degli stadi evolutivi che sono emersi e che stanno emergendo o si sono andati rafforzando (come il verde che si è affermato sempre più nella nostra epoca sebbene emerso precedentemente) è certamente una ragione che rende del tutto insufficienti le valutazioni e analisi non solo generali sull'evoluzione, sulla storia umana e sulla stessa cornaca concreta degli avvenimenti e processi in corso, ma in particolare di quella parte dell’umanità che rappresenta la maggiore accelerazione evolutiva nell’ambito della differenziazione sopra precisata: appunta la donna. Le analisi riduttive 'vendute' al pubblico di tutto il mondo in occasione (e solitamente) di eventi clamorosi soprattutto se coinvolgono donne e giovani in questa particolare fase dell'umanità, servono in particolare a ridurre tutto a pochi termini (ai 'minimi termini'...). Facendo così mancare strumenti di analisi alla gente e soprattutto ai settori più coinvolti e protagonisti alla ribalta degli eventi sociali. La mancanza di strumenti per analizzare più profondamente i processi che coinvolgono le persone consentono l’aumento del controllo sociale da parte dei gruppi culturali, religiosi, economici, politici ed anche di non pochi gruppi ‘esoterici di vario tipo’ sulla grande massa dell’umanità. -In secondo luogo il presentarsi -della donna in particolare - con queste nuove forme di coscienza che chiedono attuazione delle forme più ‘democratiche’, aderenti ai bisogni vecchi e nuovi delle società, per quanto differenti, che sussistono oggi sul pianeta, assume nuovi aspetti che si esprimono in tutte le società e religioni, filosofie di vita e ruoli. Fermare  Benazir Bhutto è parte di un processo che vede su fronti apparentemente diversi – in occidente (America ed Europa) come in Asia e Africa e sostanzialmente dovunque - diversissime forze che cercano di fermare e quantomeno rallentare e distorcere il processo profondo di evoluzione umana. Questo processo é INTRINSECO all'evoluzione. e non accidentale: da qui una diversa valutazione della Forza ed Energia che comporta il sapere questo fatto non da poco nelle valutazioni di comportamento scelte, posizioni, ecc. specie per il particolare ruolo che la donna assume in questo processo ancora di più se ne acquista la consapevolezza. Quanto profonda è quindi questa resistenza all’evoluzione della donna che mette in crisi definitivamente un modello antico? Come si esprime nelle varie realtà sociali, culturali, religiose, filosofiche, tecnologiche, organizzative, economiche? E come questo processo strutturale della noosfera/biosfera/fisiosfera è parte di una evoluzione globale del pianeta? Si riuscirà -e come fare- a realizzare l’affermazione di una nuova realtà sociale che tende ad emergere in particolare ed estesamente e profondamente con il contributo della donna? E che rapporto si può sviluppare per sviluppare pacificamente questo processo - che è anche indubbiamente di ‘rottura’ di strutture e modi di pensare/sentire/essere/comportarsi/costruire/relazionarsi dentro e fuori del sé di ognuno?                                                                 Se non cerchiamo di porci anzitutto i problemi con la profondità con cui si presentano (compresa la vera natura del terrorismo, della richiesta nuova di democrazia e diritti, del cambiamento di un numero enorme di ruoli e/o di loro modifiche, di un nuovo modo di pensare e una nuova visione del mondo, ecc.) rischiamo la conflagrazione prima di tutto per non aver considerato, diffuso e applicato i  nuovi strumenti di analisi e di pensiero/azione/comportamento che l’umanità ha a sua disposizione e che vengono nascosti e/o distorti agli occhi della gente cui servono per capire, valutare e agire adeguatamente alla situazione reale di questo tempo. E servono anche gli esempi concreti e consistenti che vengono ben poco diffusi dai media su come ben altre soluzioni ai problemi vengono individuate oggi da parte di una consistente parte dell’umanità e con un ruolo costantemente determinante e sempre più frequentemente prevalente della donna. Credo che la diffusione di questi strumenti, la presa di consapevolezza di essi lo dobbiamo non all’umanità genericamente ma a quanti e in particolare a quante stanno dimostrando che l’umanità può essere migliore -e di molto- rispetto a ciò che ha realizzato finora: non solo con ‘sante’ e ‘santi’ ma con centinaia di milioni di persone che ogni giorno realizzano una parte del complessivo processo evolutivo malgrado tutta la violenza che è diretta essenzialmente a fermare questo processo dovunque si presenti. Sensa analizzare e comportarsi di conseguenza con gli strumenti adeguati si lascia e si rimane disarmati nella tempestiva comprensione dei fatti che ci colpiscono direttamente e indirettamente, oppure si lascia che impostazioni riduttive, sostanzialmente superficiali, lascino inalterato il quadro di violenza sempre più inaudita contro qualsiasi sviluppo positivo, anche solo come tendenza; e ciò produce e produrrebbe sempre più l’inibizione del potenziale delle donne e dei giovani in particolare. Fermare Benazir Bhutto è stato ancora una volta ma in modo evidente fermare/rallentare la Donna in questo processo di emancipazione di tutta l’umanità, fermare un esempio di come si possono fare evolvere decine di milioni di persone che vivono in un’area ancora in parte allo stadio tribale, allo stadio in cui prevalgono ira e vendetta (ROSSO) e moltissimi ritengono che dalla loro sta tutto il bene contro tutto il male degli altri (stadio BLU). Il lavoro fatto da Benazir Bhutto in mezzo a una situazione di questo genere dimostra operativamente quanto afferma Wilber che la direttiva primaria è non di portare al maggior livello un gruppo di sofisticati boomers (intellettuali verdi più o meno progressisti) ma la salute dell’intera ‘spirale’ nella quale navigano miliardi di esseri ai vari livelli/stadi spostando il centro di gravità verso l’alto in modo che ognuno al suo stadio sia parte di questa crescita collettiva di coscienza e possano crearsi condizioni che ne consentano le reali possibilità di passare ad uno stadio di coscienza migliore.BENAZIR BHUTTO é stata uccisa perché rappresentante, nell'ambito della sua società ed in mezzo alla specie umana nel suo complesso, di questo nuovo stadio evolutivo in cui il ruolo della donna é più che mai essenziale per la sua affermazione. Le forze che resistono e si oppongono con la violenza a questa trasformazione sono certamente imponenti e agiscono in svariati modi su scala planetaria con proprie specificità in ogni ambito sociale. Ma certamente questa trasformazione - come dimostra la stessa violenza che vi si oppone in tali modi - é positiva e carica di speranze formidabili per miliardi di persone su tutto il pianeta e per le nuove generazioni. Approfondiamo la conoscenza dei fatti che avvengono e usiamo gli strumenti adeguati (come l’analisi sulla base anche (e non solo) degli stadi evolutivi), affinché sia possibile a tutti poter valutare più adeguatamente le scelte che ognuno fa giorno per giorno.Esprimi liberamente la tua opinione e il tuo commentoInvia ad altri questo testoVai ai siti di approfondimento www.celestinian-center.com  www.wilber.it Blog  per intervenire:http://blogchefare.splinder.comhttp://blog.libero.it/BlogChefareemail per relazionarsi e inviare commenti e mettersi in contattoblog.e@libero.it