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SI PREPARA L'EPURAZIONE NEI MASS MEDIA


16.5.2008Beppe Grillo, Travaglio, Santoro, Di Pietro: sono loro al centro del mirino, in odore di esilio, dalla tv e dai media. E ieri sera ad Annozero duro scontro tra il giornalista e Roberto Castelli. Che cosa sta succedendo? Dì la tua Il sito Dagospia li ha definiti la banda dei quattro: Beppe Grillo, Marco Travaglio, Michele Santoro e Antonio Di Pietro. «Tolti di mezzo questi, il Paese si può avviare verso la modernizzazione». Addirittura. Travaglio è colpevole di essere andato ospite a Che tempo che fa a dire certe cose su Schifani & Co., che peraltro erano state dette scritte tante volte in passato e ritenute veritiere da un giudice in seguito a una querela. Santoro è colpevole di ospitare Travaglio ad Annozero e di aver dato voce ai V-Day di Beppe Grillo, quasi oscurato invece dalla stampa nazionale. Di Pietro è colpevole di aver difeso Travaglio dagli attacchi dei suoi colleghi politici provenienti sia da destra che da sinistra: «Manovre contro il manovratore. L'ultimo tentativo per fermare chi ha ancora il coraggio di raccontare i fatti anche se sgraditi alla casta dei politici. Insomma verrebbe da dire: colpirne uno per addormentare la coscienza critica di cento. Ancora non è chiaro - aggiunge di Pietro - quali sarebbero i capi d'imputazione per Travaglio visto che ha solo raccontato fatti già noti e per i quali non si era levata alcuna indignazione. Episodi su cui molti cittadini, grazie all'informazione che hanno ricevuto, possono ora farsi un'opinione e giudicare liberamente». Beppe Grillo... Beh, Beppe Grillo è colpevole a prescindere no? Sempre per questioni di "casta".Guai a toccare gli intoccabili, insomma. Tanto che, come abbiamo raccontato ieri, ora Travaglio s'è pure sentito dire da due dei maggiori quotidiani nazionali (si vadano a vedere le proprietà e gli azionisti) che lui va in vacanza in Sicilia e le spese del residence (pure bruttino tra l'altro) gliele paga la Mafia. Il quotidiano per cui lavora, la Repubblica, lo ha attaccato duramente tramite la penna di Giuseppe D'Avanzo e la redazione si è schierata dalla parte di Travaglio e contro D'Avanzo, per aver abbattuto a colpi d’ascia un collaboratore del giornale. E intanto sulle pagine del Venerdì esce oggi un pezzo di Gianni Barbacetto che dice su Schifani le stesse cose dette alla trasmissione di Fabio Fazio. Come mai? I tempi del settimanale sono lunghi e il pezzo è stato impaginato prima dell’exploit di Travaglio. Ieri sera epico scontro ad Annozero tra Roberto Castelli e Marco Travaglio: ecco il video dei momenti più salienti:film http://magazine.libero.it/televisione/generali/ne8074.phtml «All'estero si usa così — ha detto Travaglio —, i giornalisti si scusano quando fanno errori, ma se dicono la verità a scusarsi sono i politici». Un monologo seguito con attenzione ai piani alti di viale Mazzini dove aleggiava la minaccia del dg Cappon: «Travaglio alla prossima è fuori». Ma al momento, secondo i vertici Rai, non sembra che emergano nuove violazioni. Insomma, se non oggi è domani. Preparatevi: i nuovi epurati saranno loro, i quattro della banda, Grillo, Di Pietro, Santoro e Travaglio. Che ne pensi? Dì la tua17.5.08  18,20Quello cui stiamo assistendo é ovvio: l'ELIMINAZIONE DI QUALSIASI VOCE PIù O MENO LIBERA... Ritengo che sia un'illusione dei gruppi di potere. Parlo ogni giorno con circa cento persone direttamente e non solo per email. L'opinione pubblica é bven altra. Sappiamo cosa stanno facendo e non si illudano che i risultati elettorali autorizzano i partiti a fare quello che stanno facendo da un pezzo. Se siamo in questa situazione lo dobbiamo a loro. La rottura é sempre più totale. Contro chi userà Bossi i suoi 300.000 fucilieri? A chi dobbiamo se le tasse anche regionali e comunali sono aumentate e quasi triplicate mediamente in quindici anni? Se c'é qualcuno che crede di andare avanti con le 'sparate' faccia bene attenzione. Potremmo andare alle TV IN MASSA.