ECONOMIA IN PILLOLE

ESTERNAZIONI


Che cosa dire, come commentare il triste epilogo di un’ amministrazione che trova naturale soluzione ,  ad una gestione , a dir poco  superficiale , mettere all’asta beni dell’Ente  per parare la marea di debiti e sperperi . I preposti, chi di dovere, cosa diranno ?  è possibile   chiudere gli occhi di fronte ad una negligenza collettiva  e duratura?.... Per tutta risposta  si rimane imperterriti alla propria poltrona a dispetto delle voci di popolo  e della conferma della stampa.        Consulenze d'oro per la P.A. Nel 2006 sono costate 1,3 mld  FONTE :  SOLE 24- ORE commenti - | | 13 giugno 2008  L'Operazione Trasparenza sul sito del Ministero   Nel 2006 la pubblica amministrazione ha pagato consulenze per 1,323 miliardi di euro. E ben 396 consulenti e collaboratori esterni hanno ricevuto oltre 100mila euro di compenso. Queste maxi consulenze rappresentano tuttavia "solo" lo 0,16% del totale. È quanto emerge dai dati pubblicati sul sito del ministero per la Pubblica amministrazione e l'innovazione nell'ambito dell«Operazione Trasparenza» avviata dal ministro, Renato Brunetta, che ha detto: «Sono dati che si commentano da soli».Dei 396 maxi consulenti, ben 276 hanno ricevuto l'incarico da regioni e autonomie locali mentre altri 70 hanno ricevuto il lavoro dal servizio sanitario nazionale.La maggior parte dei consulenti, il 38,39%, ha ricevuto un compenso compreso tra 501 e 2.500 euro nel 2006. Il 21,32% fino a 500 euro; il 15,86% da 2.501 euro a 5 mila; l'11,92% da 5.001 a 10 mila euro; il 5,39% da 10.001 a 15mila euro; il 6,46% da 15.001 a 50mila euro e lo 0,51% da 50.001 a 100mila euro.Sono le Regioni e le autonomie locali, secondo i dati pubblicati dal ministero, il settore più 'generoso' per consulenze e collaborazioni esterne: l'ammontare complessivo dei compensi erogati nel 2006 è di 741,2 milioni, pari al 56% della spesa generale della P.a. per questi incarichi.  In particolare, i più 'spendaccioni' sono i Comuni con 492,7 milioni,  seguiti dalle Province con 150,3 milioni  e dalle Regioni con 29,5 milioni,  mentre gli 'altri enti locali' (come le comunità montane) hanno speso 68,7 milioni. Tuttavia, investono molto in consulenze anche :  il settore sanitario (224,9 milioni),  l'università (162,8 milioni),  la scuola (58,3 milioni)  e i ministeri (51,6 milioni).  In particolare - analizzando i dati su base territoriale - risulta che la regione in cui le amministrazioni pubbliche hanno speso di più per consulenze e collaboratori è il Lazio, con un ammontare complessivo di compensi erogati per 227,9 milioni (pari al 17% del totale della spesa). Significativa anche la spesa in Lombardia, che arriva a 203,9 milioni, seguita dall'Emilia Romagna (180,3 milioni) e dal Veneto (140,3 milioni). Tra le regioni meno spendaccione, invece, spiccano il Molise (7,6 milioni), la Calabria (11,3 milioni) e la Valle D'Aosta (11,9 milioni).Le consulenze d'oro. Nei documenti pubblicati dal ministero si legge nome e cognome del consulente/collaboratore, mansione e importo del pagamento per la sua prestazione. La maggior parte delle consulenze (circa il 39%), è stato pagato con piccole parcelle comprese fra i 500 e i 2500 euro, soprattutto per docenze.Alcune volte, però, questa "mansione" suona piuttosto contorta e oscura, come nel caso dell'"Attività di supporto e monitoraggio delle attività di gestione del progetto operativo di internazionalizzazione" che ha portato a Debora Coco, consulente del ministero degli Esteri, ben 110mila euro. Poi, sempre al ministero degli Esteri, Ugo Papi, consigliere per l'Asia dell'allora ministro Massimo D'Alema, ha percepito 174mila euro. Lo stesso ministero, inoltre, ha erogato un pagamento record di 1,5 milioni di euro a Apri Italia, società di consulenza specializzata in P.a. italiana e straniera, di cui a.d è Giuseppe D'Alessandro.Nel settore delle consulenze alla Presidenza del Consiglio ci sono addirittura casi, come quelli di Mario Gasparollo o Giovanni Luigi Grandi, del Dipartimento della Protezione Civile, che hanno ricevuto rispettivamente 96mila e 150mila euro. Motivazione? Nessuna. Altri maxi incarichi hanno beneficiato il Gruppo Clas, che fa capo a Roberto Zucchetti, (Componente del Consiglio Direttivo del CERTeT (Centro Studi per l'Economia Regionale i Trasporti e il Turismo) dell'Università Bocconi), che ha ricevuto dal ministero delle Infrastutture 337mila euro; oppure la società Ecosfera, anch'essa consulente del ministero per le Infrastutture, che ha percepito 308mila euro. E che, come si legge nel suo sito, ha appena vinto un'altra collaborazione con l'Agenzia del Demanio "nelle attività finalizzate a favorire l'incontro tra domanda e offerta immobiliare su beni di proprietà dello Stato gestiti dall'Agenzia".