ECONOMIA IN PILLOLE

da BORSA ITALIANA


24/10/2008 18:05 - Dati di Chiusura  Giornata di panico sui mercati finanziari. L’andamento negativo delle borse asiatiche ha pesantemente influenzato l’apertura delle Piazze europee, penalizzate in mattinata dai dati macro, con il calo del Pmi a 41,3 punti e la contrazione del Pil britannico nel terzo trimestre (-0,5%). Dall’Inghilterra hanno peggiorato la situazione le dichiarazioni del Governatore della Banca centrale Marvin King che ha definito quella attuale “la peggiore crisi della storia” ed i profit warning delle francesi Peugeot e Renault. Vendite amplificate dagli Hedge fund, che stanno mettendo sul mercato asset per ottenere liquidità. Dagli Usa è invece arrivata la notizia che le vendite di case esistenti sono cresciute a settembre a 5,18 mln (+5,5%). A Milano il Mibtel ha chiuso l’ultima seduta della settimana lasciando sul campo il 4,96% scendendo così a 15.390 punti, stesso calo percentuale per il tedesco Dax a 4.295,7 punti. A Londra un -5% per il Ftse ha portato l’indicatore a 3.883,36 ed a Parigi il Cac40 ha chiuso con un -3,54% a 3.193,8. Ma oggi era anche la giornata della riunione Opec di Vienna chiamata ad arginare il calo delle quotazioni, con i Paesi produttori che hanno annunciato che a partire dal 1° novembre taglieranno la produzione di 1,5 mln di barili al giorno. Questa decisione non è però bastata a fermare la tendenza ribassista dell’oro nero, che si è portato a 64,58$ (in calo del 4,80%). A Piazza Affari a farne le spese è il comparto oil, con Tenaris, Eni e Saipem che perdono rispettivamente il 9,86%, il 5,76% ed il 3,69%. In controtendenza rispetto al prezzo del greggio, il cross euro/dollaro, con il biglietto verde che si è rafforzato a 1,269 (ai massimi da due anni). Beneficiano di questo movimento i titoli maggiormente legati alla moneta americana, con Italcementi che porta a casa lo 0,44% e Finmeccanica che guadagna l’1,04%. +4,13% invece per Bulgari e +4,09% per Geox. Lettera sui bancari, con Intesa Sanpaolo (-10,77%) e Unicredit (-8,19%) penalizzate dalle voci sui dividendi (che secondo le differenti fonti potrebbero essere ridotti, non distribuiti o distribuiti sotto forma di azioni). Male anche Fiat (-8,71%), in scia del citato andamento europeo del comparto.