ECONOMIA IN PILLOLE

da " Borsa Italiana "


04/12/2008   ORE   18:05  Dati di Chiusura  I mercati europei chiudono in territorio negativo una seduta particolarmente volatile, vissuta in scia dell’andamento di Wall Street. Le piazze europee non sono riuscite a festeggiare adeguatamente il taglio dei tassi europei perché spaventate dall’entità della contrazione messa in campo dalla Bce (che in questo modo ha implicitamente riconosciuto l’errore compiuto prima dell’estate) e dalle dichiarazioni di Trichet, che nella consueta conferenza stampa ha lanciato un allarme sull’intensificarsi della crisi. A Milano il Mibtel ha chiuso con un -0,8% a 14.825, a Francoforte il Dax ha registrato un -0,07% a 4.564,2, Parigi ha terminato in rosso dello 0,17% a 3.161,2 e Londra a fine seduta ha presentato un saldo negativo dello 0,2% a 4.163,61. Giornata particolarmente ricca di notizie. Per quanto riguarda l’agenda macro, in mattinata è arrivata la conferma che il Pil della zona euro nel terzo trimestre ha fatto registrare una contrazione dello 0,2% rispetto la precedente rilevazione (con un +0,6% su base annua). I dati macro statunitensi hanno evidenziato un calo di 21 mila unità per le nuove richieste di sussidio, con la media mobile a quattro settimane ed il totale di americani che ricevono l’assegno di disoccupazione (4,09 mln) ai livelli maggiori dal 1982. Alle 16 comunicato il dato relativo agli ordini all’industria di ottobre, scesi del 5,1%, con gli operatori che si attendevano un calo del 2,8%. Ma oggi era la giornata delle banche centrali. Ha fatto particolarmente scalpore il -1,75% per i tassi svedesi, scesi al 2%. È stata poi la volta della Bank of England, che ha abbassato di 100 pb (al 2%) i tassi di interesse in Gran Bretagna. Alle 13.45 la Bce ha comunicato di aver portato il costo del denaro nella zona euro al 2,5% (-75 pb). A Piazza Affari hanno pagato pegno all’incertezza generale i bancari, con il Banco Popolare (Fitch ha portato l’outlook da stabile a negativo) che ha lasciato sul parterre il 5,61%, Unicredit che ha perso il 4,19% ed Intesa Sanpaolo che hanno registrato un -2,93%. In rosso anche Stmicroelectronics, che perde il 3,53%, a causa del taglio alle stime di vendita comunicato da Nokia. -2,41% per Fiat, che sconta il -25,7% per il mercato dell’auto brasiliano a novembre. Ancora lettera sulle utilities, con Enel ed A2A sotto rispettivamente di 3,96 e di 3,37 punti percentuali. Male Unipol e Fondiaria-Sai che hanno perso il -4,46% ed il 4,18%. In controtendenza Alleanza, che mette a segno un +7,73%. A due velocità anche i petroliferi (con il greggio in calo a 47$), con Saipem in rosso dell’1,62% ed Eni che porta a casa un +0,53%. In positivo anche Telecom Italia (+3,02%), all’indomani della presentazione del piano industriale e dell’annuncio di esuberi per 4 mila unità. Bene anche Fastweb (+2,70%) e l’Espresso (+2,27%). In controtendenza rispetto al taglio dei tassi, il cross euro/dollaro, con il biglietto verde che si porta a 1,2836 nei confronti della moneta unica.