Sid blog

L'altra faccia della merdaglia


Mi disse «credimi non è perché sei combattivo che si vince una battaglia.Anzi normale è il contrario.Non esiste sconfiggere una malattia in quanto s'è sani.Il mondo non è nel mondo d'un altro mondo».In verità.In verità mi sento di poter dire ci sono stato costretto.Gli risposi.Ricordo perfettamente.Ero nel pieno dello sviluppo giovanile gioviale e spensierato.Tutto m'andava di lusso.Ma venne lui.Fulmine a cielo sgombro di giorno o di notte fa lo stesso.E lo fece prendendo sembianze orripilanti.Quelle d'uno spot pubblicitario.Un colpo morale al cuore incontrarlo la prima volta.E ferite metaforiche dappertutto a vederlo ripetuto, ripetuto, ripetuto oltre qualsiasi decenza e rispetto."Chi vespa mangia le mele.Chi non vespa no!".Pazzesco.Con tutto quello che lasciava intendere quel mele ad un giovane in piena esplosione sessual/ormonale.Pazzesco.E, su mia precisa richiesta, m'avevano appena regalato una Lambretta nuovissima.Coincidenza altrettanto pazzesca.Bianca a fasce rosse.Uno splendore.Però uno splendore a questo punto pesantissimo e praticamente sentenza.Non so se comprendi.Per me niente mele nel cestino della vita.Ero costretto alle pere.E difatti pere furono.In macchina, in piazza, al parco, in galera.Pere, pere, pere.Fai presto tu a giudicare insomma, bensì io combatto per giusta causa.«Be' in effetti questa cosa del cielo sgombro è dura da mandare giù.Un pesce attraversato da aerei giganteschi e farfalle ed uccelli ed insetti non può essere una coincidenza.È senz'altro un fatto voluto», stavolta mi rispose lui.E non è finita incalzai.Che le mode passano, le vespe evolvono e le Lambrette estinguono.Ed il tutto mentre gli sgombri... gli sgombri finiscono in scatole oscenamente, a cuore leggero, vendute a tutti tali comodo metodo sterilizzato, e controllato e precotto, per togliersi la fame ed a pancia piena dimenticare ignobilmente.Credi non c'è consolazione per me.C'è solamente da concedere o lottare.«Concedere?» m'interrogò allora lui serio.Sì conclusi.Concedere ed aprire le mele a chi ebbe una vespa.Sono quelli cui sempre tutto è andato bene, o non hanno patito per i traumi, che te l'infilzano pari fosse la cosa più naturale del mondo.Sono quelli.