Creato da almacel il 06/03/2014
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I l'ove you

Post n°4 pubblicato il 07 Marzo 2014 da almacel

Dai alza il volume.
Questo brano mi fa impazzire.
E spalanca le finestre.
Oh no!
Non importa che prima ti vesti.
Tutti devono sapere.
Piuttosto forza.
Balliamo in terrazza.
Ora sono importanti i tuoi occhi non quelli della gente.
Uhm.
Speciale questa colazione.
Wow.
Mai avrei pensato questo film fosse così interessante o quant'è eccezionale passare un pomeriggio, naso all'insù, a guardare le nuvole.
Vieni qui mia gioia.
Dopo l'amore fatto con te mi sento di poter morire contento.
Già vissuto, e per intero, tutto quel che serve d'una eternità.
E non finiscono mai le sorprese assieme a te.
Mi piace farmi la barba.
Mi piace curarmi nell'aspetto.
Mi piace il traffico.
Mi piace la città nebbiosa.
Mi piace l'aria irrespirabile.
Mi piace la noia del lavoro.
Ed il tempo non mi pesa.
Ed alzarmi la mattina mi fa allegria.
E... ed incredibile sono diventati simpatici perfino i discorsi di mia madre.
E tutto ciò mai avrà fine naturalmente.
Anzi giorno per giorno rinnoverà sublime.
Giorno per giorno cresceranno i figli.
Giorno per giorno approfondiremo conoscenza reciproca.
Giorno per giorno affronteremo gli impegni d'una famiglia.
Giorno per giorno la musica perderà volume.
Giorno per giorno le finestre rimarranno chiuse.
Giorno per giorno la colazione si farà schifosa.
Giorno per giorno il film diventerà nefasto.
Giorno per giorno la barba fatalmente s'esporrà incolta.
Giorno per giorno il lavoro si rivelerà una condanna e, giorno per giorno, i discorsi della mamma ritorneranno puro veleno.
Ma tranquilla mia cara.
Non abbiamo sbagliato nulla.
L'ove conduce un amore mica l'abbiamo stabilito noi da soli.
Sopportare per credere.
Sopportare per credere.
Sopportare per credere.

 
 
 

L'investigattone

Post n°3 pubblicato il 07 Marzo 2014 da almacel

Chi me l'ha fatto fare io non so.
Avrei potuto andare geometra o ingegnere, o imbianchino o tecnico di qualche macchinario o lavapiatti ed invece no.
Io dovevo diventare un investigatore e non c'è stato nulla da fare.
Fin dalla tenera età infatti ero spinto da un bisogno assoluto di scoprire chi era stato, dei grandi, a mangiarsi la torta tanto... tanto poi veniva accusato immancabilmente il bambino goloso.
E ci riuscivo cavolo che la nonna diabetica, al contrario dell'altra grande fabbricatrice di dolci, non riusciva proprio a contenere i suoi istinti ed un certo pallore, assai rivelatore, mi spinse a non perderla di vista ed a beccarla con le fauci nel sacco.
Ed anche in giovinezza stessa storia.
C'era puzzo di fumo nei bagni della scuola ed il preside super incavolato convocò un'assemblea.
O usciva il colpevole o tutte le classi avrebbero avuto un sei in condotta.
M'offrii volontario.
Non c'era verso io dovevo diventare un detective e... e del sei in condotta chi se ne fregava.
Ovviamente per tutti la cosa fu risolta.
Non per me comunque.
I genitori di Mario tenevano le sigarette nel cruscotto della macchina e mentre, accompagnandolo a scuola, si fermavano a ritirare il pane lui ne prendeva sempre due o tre e non potendo, per via dell'odore, consumarle a casa gli rimanevano unicamente i vani della scuola.
E via di questo passo, chiaramente con l'età alle prese con casi di ben altra difficoltà, fino a giungere a stamattina ed alla fine impropria della mia vicina trovata... trovata assassinata in casa e parecchio in malo modo direi
Vedova, doppia pensione, in teoria sola la maggior parte del tempo e fervente frequentatrice della chiesa.
Urca già quattro indizi.
Vedova.
Vedova e sessantenne gagliarda e... ed il pensionato dei piccoli lavori domestici spesso in casa.
Ed il giardiniere e l'idraulico e l'elettricista a chiamata e... ed il prete e qualche occasionale rappresentante porta a porta.
Un sopralluogo sul palcoscenico del delitto era d'obbligo.
Sperma sul divano.
Sperma sul letto.
Sperma in bagno.
E sperma dentro un cassetto su fazzoletto di carta.
Il pensionato sicuramente nel letto.
Era il più assiduo.
Il giardiniere, l'idraulico, l'elettricista ed i rappresentanti poco tempo ergo una svelta sul divano.
Conclusione ovvia.
Il prete invece in bagno.
Lui difatti è un buon sacerdote, lo conosco, e mai dunque avrebbe fornicato però... però un'occhiata particolareggiata ed una grande sega da dietro la porta socchiusa, con relativo abbandono del fazzoletto della relativa pulizia nel primo cassetto utile, era senz'altro un contesto meno peccaminoso, indi agibile.
Doppia pensione.
Un figlio adottivo rimandato al collegio, degli orfani totali, non appena morto il compagno.
Una nipote disoccupata per la quale era diventata un idolo.
Il prete, che la chiesa ha sempre bisogno di sovvenzioni naturalmente e... ed il pensionato, l'elettricista, l'idraulico ed i vari rappresentanti ingolositi, ed anche autorizzati di superba prestazione, dall'eredità.
Figlio adottivo suicidio.
Nipote disoccupata pompini ed altre prezzolate prestazioni in macchina.
Troppo impegnata nel seguire le orme della zia per sentirsi in grado di perdere il suo modello.
Prete.
Allora l'orologio... l'orologio del campanile non funziona, il tetto della chiesa perde, la canonica è senza riscaldamento, le offerte diminuiscono giorno per giorno ed il meccanico avanza duemila euro ed il supermercato tremila e la perpetua duecentomila.
Eh ce ne sarebbero di questioni da valutare rispetto al prete, una delle quali molto importante cioè l'alibi, ma... ma dove avrebbe potuto andare adesso a sbirciare ed a far sì di riuscire, menandoselo, a contenere i suoi, più che ovvi, istinti d'uomo?
No, no credete è il primo da scartare.
E gli altri pure da scartare a mio modesto avviso.
Non era senz'altro prima scelta la lasciva.
Di per cui movente gelosia escluso a priori e non stava nemmeno tanto ricca e l'ora del delitto, appena dopo la messa prima, lasciava intuire loro normalmente dovevano ancora iniziare le attività quotidiane e pertanto avrebbero avuto certamente un solido alibi fornito dai familiari.
In teoria sola la maggior parte del tempo.
Ribadisco in teoria come abbiamo visto e quindi potenziale bersaglio di qualche imboscata.
In fondo il campanaro ed il sagrestano manco s'erano mai sposati e l'invidia si sa è una brutta bestia.
In fondo il panettiere aveva perso moglie oramai da tanti anni e vedersi sfilare una così normale disponibilità ogni mattina fa male.
In fondo il lattaio, dato passava ogni santo giorno, si sentiva di meritare un momento caldo.
Ed in fondo i cappellano era giovane e prestante e non proprio convinto di dedicare, ancora proprio, l'intera vita alla rinuncia che... che una delega la merita perfino un asceta perdinci.
Qualcuno avrebbe potuto seguirla entrando in casa di soppiatto insomma ed ingolosito dalla sua bocca sgombra, mentre lavava la dentiera dopo colazione, aver smarrito la testa.
Ok controlliamo.
Campanaro e sagrestano impegnati con un tecnico sull'orologio del campanile.
Il lattaio ed il panettiere, previo moltitudini di proposte, stamattina erano finalmente riusciti a fare convergere, in un meeting a quattro palle, la mia di zia vedova ed il cappellano... il cappellano aveva già brillantemente risolto i suo problema con la bambola gonfiabile che... che ho or ora rinvenuto nel suo armadio.
No no.
Qui non ci siamo.
Fervente frequentatrice della chiesa.
Aspetto interessante nella personalità d'una libertina costui.
Una specie di castigo per auto redimere i peccati?
O piuttosto un momento tranquillo senza nessun assaltatore evidentemente eccitato?
O magari il luogo adatto per scegliere, accuratamente e con dovizia di particolari, con chi mettere in pratica l'unica situazione nella vita veramente desiderata e tenuta rigorosamente nel profondo più assoluto abbottonata?
Oh bene.
Quando si dice l'istinto.
Ci siamo.
Lei in realtà era lesbica e tutto il suo laborioso concedersi agli uomini altro... altro non tendeva che a nascondere ciò.
Una piccola vergogna più pesante di quelle grandi se vogliamo.
Una piccola vergogna pagata a caro prezzo.
Tutto il paese sa con la Rosina, altra fervente frequentatrice della chiesa, puoi fare qualsiasi cosa ma non tentare di metterla sotto.
Tutto il paese.

 
 
 

L'altra faccia della merdaglia

Post n°2 pubblicato il 06 Marzo 2014 da almacel

Mi disse «credimi non è perché sei combattivo che si vince una battaglia.
Anzi normale è il contrario.
Non esiste sconfiggere una malattia in quanto s'è sani.
Il mondo non è nel mondo d'un altro mondo».
In verità.
In verità mi sento di poter dire ci sono stato costretto.
Gli risposi.
Ricordo perfettamente.
Ero nel pieno dello sviluppo giovanile gioviale e spensierato.
Tutto m'andava di lusso.
Ma venne lui.
Fulmine a cielo sgombro di giorno o di notte fa lo stesso.
E lo fece prendendo sembianze orripilanti.
Quelle d'uno spot pubblicitario.
Un colpo morale al cuore incontrarlo la prima volta.
E ferite metaforiche dappertutto a vederlo ripetuto, ripetuto, ripetuto oltre qualsiasi decenza e rispetto.
"Chi vespa mangia le mele.
Chi non vespa no!".
Pazzesco.
Con tutto quello che lasciava intendere quel mele ad un giovane in piena esplosione sessual/ormonale.
Pazzesco.
E, su mia precisa richiesta, m'avevano appena regalato una Lambretta nuovissima.
Coincidenza altrettanto pazzesca.
Bianca a fasce rosse.
Uno splendore.
Però uno splendore a questo punto pesantissimo e praticamente sentenza.
Non so se comprendi.
Per me niente mele nel cestino della vita.
Ero costretto alle pere.
E difatti pere furono.
In macchina, in piazza, al parco, in galera.
Pere, pere, pere.
Fai presto tu a giudicare insomma, bensì io combatto per giusta causa.
«Be' in effetti questa cosa del cielo sgombro è dura da mandare giù.
Un pesce attraversato da aerei giganteschi e farfalle ed uccelli ed insetti non può essere una coincidenza.
È senz'altro un fatto voluto», stavolta mi rispose lui.
E non è finita incalzai.
Che le mode passano, le vespe evolvono e le Lambrette estinguono.
Ed il tutto mentre gli sgombri... gli sgombri finiscono in scatole oscenamente, a cuore leggero, vendute a tutti tali comodo metodo sterilizzato, e controllato e precotto, per togliersi la fame ed a pancia piena dimenticare ignobilmente.
Credi non c'è consolazione per me.
C'è solamente da concedere o lottare.
«Concedere?» m'interrogò allora lui serio.
Sì conclusi.
Concedere ed aprire le mele a chi ebbe una vespa.
Sono quelli cui sempre tutto è andato bene, o non hanno patito per i traumi, che te l'infilzano pari fosse la cosa più naturale del mondo.
Sono quelli.

 
 
 

La risuonansia

Post n°1 pubblicato il 06 Marzo 2014 da almacel

Ho fatto la risonanza magnetica... etica... etica... etica.
M'hanno messo dentro un bozzolo di plastica... astica... astica... astica.
Stavo disteso e comodo... omodo... omodo... omodo
Girava aria.
Nessun segnale di claustrofobia... bia... bia... bia.
Le mie vertebre cerebrali erano da valutare... are... are... are.
Krishna.
Prima d'entrare mi sentivo agitato... ato... ato... ato.
Appena dentro invece ho trovato un calmante diremo come naturale... ale... ale... ale.
Gale.
Mi sono messo a ripetere un mantra... antra... antra... antra.
Om mani padme hum... hum... hum... hum.
Uhm.
C'era da gestire infatti una paura di base... ase... ase... ase.
E.
E se non fossero le vertebre?... ertebre?... ertebre?... ertebre?
Bella domanda.
Veramente anda... anda... anda.
Oh be' pensai... ai... ai... ai.
Al limite se ho un ospite l'ospito... ospito... ospito... ospito.
E gli parlo... arlo... arlo... arlo.
E l'informo d'alcune cosette... ette... ette... ette.
Morto io morto pure tu ad esempio.
Pio, pio, pio.
Non ti conviene fare troppa festa lì dentro... entro... entro... entro.
Entro breve tireremmo le cuoia... uoia... uoia... uoia.
Fatti furbo.
Se non ti comporti da uomo è meglio... eglio... eglio... eglio.
Prendi il minimo indispensabile dal tuo ambiente... ente... ente... ente.
Non fare l'esagerato come lui... lui... lui... lui.
C'è in palio una vita più longeva... eva... eva... eva.
Sì sì appunto anche d'Eva.
E potrai entrare nei miti della tua razza... azza... azza... azza.
Azzarola.
Non una roba da nulla.. ulla... ulla... ulla.
Ullallà.
Io credo il record vostro adesso sia piuttosto basso... asso... asso... asso.
Fate presto voi... oi... oi... oi.
Al massimo nel giro di pochi anni crescete ad un livello insostenibile... ibile... ibile... ibile.
E crack... ack... ack... ack.
Io t'offro una possibilità.
Diventare il recordman... an... an... an.
Credi s'è per me potremo tirare avanti ancora cent'anni... anni... anni... anni.
Anni belli e felici... ici... ici... ici.
No no non ti preoccupare nemmeno l'ici a te farò pagare.
Nè affitto o bollette... ette... ette... ette.
E sarai ricordato in eterno... erno... erno... erno.
Il cancro più longevo del mondo... ondo... ondo... ondo.
Il cancro più longevo del mondo... ondo... ondo... ondo.
Il cancro più longevo del mondo... ondo... ondo... ondo.
P.s.
Ieri sono andato a ritirare la risposta... osta... osta... osta.
Niente di preoccupante... ante... ante... ante ma... ma dovesse accadermi ho deciso il discorso lo terrò buono... uono... uono... uono.
Uono.

 
 
 
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