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DISCARICHE


Ho provato ad approfondire l’argomento “Discarica di Serre” e ho trovato spunti molti interessanti.... in altre parole mi son incazzata non poco. Ovviamente, fra l’ inchiesta Corona e il processo alla Franzoni, spazio nei mezzi d’informazione per la questione “Serre” non ce n’è molto e il problema fuori dalla regione Campania è pressocchè sconosciuto. Ovviamente.Eppure la questione è grossa ( quasi più delle labbra della Moric, ma meno comica). In ballo c’è un area  che andrà ad essere a breve la pattumiera di una buona fetta di cittadini campani con tutto ciò che questo comporta. Per maggiori info l’indirizzo del sito web è www.serreperlavita.itLa situazione rifiuti in Campania è comunque tragica e una discarica, che la si faccia a Serre o a Vattelapesca, resta un paliativo. Sarebbe stato giusto negli anni prevenire prima di tutto con raccolta differenziata e ancor più con norme sulla produzione per le quali mi son spessa chiesta perchè il Governo non intervenga. Mi spiego. A che serve incartare alcuni  prodotti con doppia confezione? Le merendine ad esempio (ma anche i dentifrici, le creme, gli jogurth,...) metodi di confezionamento tesi, riflettete un attimo, a rendere più interessante il prodotto che così si presenta più sostanzioso, compatto, ma che implicano l’utilizzo di un tot di materiale di confezionamento in più non trascurabile. Tipo quei dolci natalizi o pasquali di quelle marche famose.. confezioni lunghe anche 50 centrimetri per un dolcetto, all’interno, poco più grande di una Girella. E poi come non menzionare tutte quelle pubblicità cartacee che stuprano quotidianamente le nostre cassette dalla posta. Valgono un enorme guadagno per i nostri Comuni in fatto di diritti di pubblicità, ciò non dovrebbe però giustificare l’enorme spreco... chissà a calcolarlo in tonnellate di carta e piombo di stampa. E avete mai acquistato in edicola una rivista con imballo, contro imballo, gadjet con relativo imballo e poi cartone all’interno per farvi credere in un bell’acquisto corposo? Alla fine però 16 pagine di rivista di cui 8 di pubblicità e regalino inutile e made in China. In poche parole: senza arrivare a progetti complicati come quelli ipotizzati ogni tanto (tipo lo shampoo o il latte alimentare da acquistare spillando da un rubinetto in modo da riutilizzare la confezione esterna) ... che lo Stato pensi un pò meno ai suoi guadagni ed metta come primo passo un paio di norme che sono elementari. Così come per la finanziaria: per sistemare un problema non si parte dai suoi effetti: si parte dagli spechi.