blog the whales

"Wolf... e risolvo problemi"

Una buona sera a tutti i duri_e_puri, stasera si stà abbastanza bene senza nessuno che rompe,una birra ,un pò di manga e poi.... chi sà! A tutti i fans di Quentin Tarantino porgo questa domanda: meglio le Iene oppure Pulp fiction,qualcuno mi risponderà che te lo dico a fare,però è una cosa a cui tengo!Quì e blade che vi augura una buona serata.

interludico

C’erano una volta 7 nani. Ai cui 7 re (e quindi ad ognuno di loro) Sauron aveva dato 7 anelli per ghermirli e nel buio incatenarli. Che secondo un vecchio film di animazione rispondevano ai nomi di:

Eolo
Pisolo
Mammolo
Brontolo
Gongolo
Dotto – che non ho mai capito cosa c’entrasse!
Cucciolo

Regole: il nano deve finire in –olo, con le due “o” non accentate; non sono nani, ad esempio, tritolo, Ian Solo, Licia Colò. Valgono le “maschilizzazioni” di parole che finirebbero in –ola.

Trogolo – nano da pasto
Botolo – nanetto
Vongolo – nano timidone
Bombolo – nano più facile da saltare che da aggirare
Brufolo – nano inviso a molti
Titolo – nano da copertina
Vernacolo – nano di carta
Singolo – nano misanano
Giuggiolo – nano morbido morbido
Prezzemolo – nano che è sempre dappertutto
Scaccolo – nano minatore
Barbabietolo – nano dolce
Orolo…(gio) – nano es…tempo…raneo
Miagolo – nano felino
Puzzolo – nano ostracizzato
Frugolo – nano nano
Trabiccolo – nano poco affidabile
Cingolo – nano da carro
Romolo – nano re
Tombolo – nano decaduto
Dondolo – nano da giardino
Angolo – nano a volte acuto, altre ottuso
Bambolo – nano da gioco
Simbolo – nano metaforico
Eccolo – nano che arriva
Virgolo – nano per pause brevi
Sbrodolo – nano amico di Trogolo
Popolo – nano sovrano
Paolo – nano comune
Sdrucciolo – nano viscido
Truciolo – la nemesi di Sdrucciolo
Mongolo – nano orientale
Rieccolo – nano che ritorna
Frittolo – nano con Colesterolo (alto, non è un nano)
Moccolo – nano di Madame Tusseaud
Rucolo – nano vegetariano
Piattolo – nano penoso
Vicolo – nano di strada
Brugolo – nano da officina
Spatolo – nano edile
Pustolo – nano poco sano
Pungolo – nano ammazza orchi
Giannicolo – nano de’ roma
Ammennicolo – nano pudico
Testicolo – nano esplicito
Rotolo – nano a volte igienico
Tabernacolo – nano pio
Embolo – nano malefico
Trespolo – nano abbarbicato
Subdolo – nano diabolico
Nanerottolo – nessuno è più nano di lui! (sardaukhar)

lingua italiana

Devo esercitare un qualche tipo di potente fascino sulle donne… di strada.

Il mio primo rapporto con una prostituta si perde nella notte dei tempi, quando mi accostai ad una peripatetica sul luogo di lavoro (il suo) per scroccarle una sigaretta. Fu molto gentile, e scambiammo anche qualche chiacchiera.

La seconda volta mi trovavo nella città di X, stavo ricostruendo verso le 4:00 in un oscuro violetto con Mr. C. le fasi salienti di un’epica battaglia da poco conclusasi, quando ci accorgemmo del trafelato sopraggiungere di una ragazza in abiti alquanto succinti. Si avvicinò a pochi metri, si girò a perlustrare con un rapido sguardo la strada appena percorsa, poi iniziò a sproloquiare. Era spaventata, in qualche modo capimmo che credeva di essere inseguita da qualcuno (in giro, a onor del vero, non si vedeva anima viva), faceva la mignotta ed era palesemente sotto l’effetto di sostanze che alterano il livello di percezione. Cercammo di calmarla un po’, e poi Mr. C. la riaccompagnò verso casa, sul portapacchi del suo traballante trabiccolo (come dire, per quanto riguarda i rischi corsi dalla troia quella sera, dalla padella nella brace).

Un’altra volta stavo facendo benzina. Di zoccole al distributore ce n’erano 3 o 4, tra cui un travone. Insomma, mentre riponevo la pistola (quella della pompa di benzina), mi si avvicinò un’avvenente puttana, veramente bella, credo slava, uno stacco di coscia decisamente notevole, e cominciò a chiedermi se mi andasse di fare qualcosa. Risposi di essere momentaneamente a corto di liquidi, e lei iniziò allora a propormi convenientissimi sconti (io non avevo neanche provato a tirare sul prezzo!), fino ad arrivare alla cifra di 10.000 Lire. Anche se ora non ricordo per cosa. Ero stanco, era tardi, e me ne andai a casa.

E veniamo all’altra sera. Stavo tornando a casa dopo una cena con pochi intimi contraddistinta da un triste volo poco pindarico di una rosea rotondità verso un crudele destino imprevisto, e per partecipare alla quale avevo altresì rinunciato alla possibile degustazione di carpaccio, anche se con tutta probabilità l’alternativa si sarebbe risolta con un’indigestione di carni equine, quando mi rammento di dover comprare le sigarette. Il mio distributore automatico di fiducia, cui mi lega un rapporto di fiducia e stima imperiture per la sua affidabilità e precisione, se n’è andato in vacanza lasciandomi solo un misero bigliettino, e so già che da lui non riceverò nemmeno una cartolina. Provo con quello di riserva, idem. Mi risolvo col terzo della lista, cui mi rivolgo solo nei momenti di estrema emergenza, in quanto mi ha fregato già un paio di volte. Eh, i seri professionisti sono rimasti in pochi, al giorno d’oggi. Comunque ci vado. Parcheggio e comincio ad armeggiare. Nel frattempo spunta da dietro un angolo una meretrice, di colore, bassetta, piuttosto formosa, non direi grassa, carina. Intascata l’oggetto del vizio (la macchinetta stavolta ha funzionato!), faccio per salire sul mio impotente bolide, quando la bagascia si avvicina e mi chiede un passaggio. Le sorrido e chiedo se non voglia chiedermi piuttosto dell’altro, in realtà. No, vorrebbe proprio un passaggio. E per dove, domando. Per Y, risponde (circa 30 km andata e altrettanti ritorno). E aggiunge, sorridendo ammiccante, “dai, poi facciamo amore gratis”. (sardaukhar)

Pronti? Via!

Avrei voluto esordire in questo blog con qualcosa del tipo “chiamatemi semplicemente Ismael”… ma non mi chiamo Ismael (e di solito sono gli altri a chiamarmi). Oppure con “era una notte buia e tempestosa”, ma è giorno fatto, e “con questa canicola”… Oppure con “C’era una volta, in un paese lontano lontano…”, ma in questo blog si parlerà probabilmente più dell’hic et nunc. O ancora “Esta es la istoria del primero, y ultimo, Imperio… Imperio” ma è un po’ fuori moda.

Oppure iniziare con qualcosa del tipo:
Questo blog non è OGM free. E anche noi siamo organismi geneticamente modificati (o migliorati). Questo blog non è assolutamente denuclearizzato. Tanto per dirne una, è alimentato da energia nucleare. Questo blog non è pornografia free. Qui non si distribuiscono immagini porno gratuitamente. E neanche a pagamento. E via così…

O ancora, un incipit sul genere:
Questo blog non esiste. Io non esisto. Voi non esistete. Le balene invece si, quelle esistono, le ho inventate io. Ogni riferimento a persone, fatti, nick, peccati, opere e omissioni reali sarà puramente casuale. Del resto o non esistono o sono frutto della mia fantasia.

Non so ancora come sarà o cosa tratterà questo blog. Ero tentato di scrivere “Escatologia e scatologia dei rapporti tra giovani (più o meno, dentro o fuori) uomini e giovani (più o meno, dentro o fuori) donne, ma anche tra giovani (più o meno, dentro o fuori) uomini e giovani (più o meno, dentro o fuori) uomini e naturalmente tra giovani (più o meno, dentro o fuori) donne e giovani (più o meno, dentro o fuori) donne. O forse di scienza. O fantascienza. O di politica. O di pollitica. O.

Infine, questi dovrebbe essere un blog scritto a più mani, duri_e_puri sono in realtà (nella realtà della mia e della tua fantasia) diversi utenti, per cui, non sapendo cosa potranno postare, mi dissocio preventivamente da qualunque cosa arrivi su questo blog firmata duri_e_puri. Ovviamente, anche da quanto appena scritto.

Il blog è aperto, si aprano le danze (sardaukhar)