Blog della Marulli

Lettera aperta a Bersani: sulla fascia nera dei Radicali per Muammar Gheddafi


Egregio Bersani,non Le deve sembrare strano che scriva a Lei invece che a Pannella o alla Bonino: sto semplicemente prendendo due piccioni e più, con una fava. Ed adesso Le spiego il perchè: eri è arrivato a Roma il leader libico Muammar Gheddafi per la celebrazione del secondo anniversario del Trattato di amicizia italo-libica e non sono mancate le critiche da parte del PD, del quale Lei è segretario, dell' IDV e dei Radicali che oggi, durante la festa nazionale del Suo partito in quel di Torino, porteranno una fascia nera in segno di lutto per protestare contro gli eccessivi onori e gli eccessivamente stretti rapporti economici col generale libico. Ora Le chiedo con quale coraggio, per la seconda volta, si possano muovere delle critiche visti i precedenti della "sinistra" e dei radicali. E siccome senza memoria storica una Nazione è destinata all'involuzione ( siamo abbondantemente sulla buona strada ), mi precipito a fare da cicerone per guidare il PD, l'IDV e il Partito radicale nei corridoi dei ricordi. Cominciamo da Prodi: il 9 dicembre 2007, in veste di Presidente del Consiglio, incontra Gheddafi ( ma avevano già pranzato insieme nel 2004 quando il prof.  di Scandiano era Presidente della Commissione UE ) e da entrambe le parti si esprime il desiderio di suggellare l'amicizia tra Italia e Libia com'è dichiarato sul documento pubblicato dal sito ufficiale del Governo, Presidenza del Consiglio dei Ministri, e che può essere visionato qui. E a giudicare dalla faccia soddisfatta e sorridente di Prodi (qui la foto), si potrebbe dedurre che l'ex premier non sa chi ha di fronte. O lo sa... ma fa lo stesso: l'importante è che la sinistra tutta lo ricordi quando il Presidente del Consiglio è solo ed esclusivamente Berlusconi.E poi...e poi...egregio Bersani c'è un incontro ed una stretta di mano con la persona che per ora è tra le più odiate al mondo, sì, sempre lui, il vostro Prodi che stringe la mano a Ahmadinejad, ancora più sorridente: era il 14 ottobre 2008, Teheran. Lo sdegno, il dolore, e l'atroce testimonianza attraverso le parole e le immagini sono qui.Ah, Bersani, volevo chiederLe: ma Lei sa chi è Omar Hasan Ahmad al-Bashir? Be' , in qualità di cicerone proseguo la visita guidata e la porto in questo corridoio delle rimembranze: al-Bashir è il Presidente del Sudan, accusato di genocidio ( il Darfur Le ricorda qualcosa?), crimini di guerra e crimini contro l'umanità. E ancora Prodi, sempre lui, sempre il 9 dicembre 2007, sempre sorridente e stavolta quasi abbracciato ad un dittatore con questo curriculum, anche se dal  2004  il mondo era già a conoscenza delle "imprese" di al-Bashir. Qui la foto, sempre dal sito ufficilale del Governo Italiano.I Radicali  hanno messo una fascia nera anche allora? Estrema sinistra e sinistra hanno criticato duramente il desiderio di fratellanza con Gheddafi? L'IDV ha protestato come lo scorso anno?Per quanto riguarda i rapporti economici è giusto ricordare che l'ENI ha piattaforme in Libia, e che sempre la Libia ha il 7% delle quote UNICREDIT, il 7,5 % della Juventus.Senza contare l'import-export con l'Italia.Egregio Bersani, oggi si faccia un favore: passi dal gazebo dei radicali, faccia Lei da cicerone ricordando quanto sopra e anche della Bonino che quando era Ministro del commercio intenazionale si è sperticata in complimenti con la Cina, definendola una eccezionale partner commerciale, incentivando al massimo i rapporti economici con l'Italia. Dimenticando, chissà perchè, la forte repressione e il mancato rispetto dei diritti umani da parte della nazione asiatica, senza contare le conseguenze negative dal punto di vista economico nel nostro Paese. E che la smettano con queste buffonate: si mettano la fascia nera per il Pakistan o per tutte le donne che quotidianamente vengono uccise, o per tutti bambini che ogni anno spariscono in italia. E per la morte della dignità, dell'onestà mentale e del vero amor patrio.