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IL TAMARRO


...Altra attività di rilevante importanza nella vita quotidiana del tamarro bucolico è il lavaggio dell'adorato mezzo meccanico (il fatto ha una sua logica, vista l'attività che il suddetto individuo svolge durante tutto il giorno). In questa occupazione egli eccelle, da il meglio di sé. Si potrebbe quasi rinvenire in lui una sia pur misera parvenza di essere umano, poiché è evidente l'amore che ripone nella pulizia del suo alter ego (solo di quello, però).Per quanto riguarda l'abbigliamento, è da notare che il tamarro di campagna utilizza indumenti più rozzi ma più funzionali e acconci all'asprezza dell'habitat naturale. Egli, a differenza del tamarro urbano, ha un mantello invernale e uno estivo in quanto, come le specie animali dei paesi nordici, ha la necessità di adeguarsi al mutare delle stagioni, caratterizzate da un rigido e nevoso inverno e da un'estate calda.Il mantello invernale è costituito da un giaccone di jeans (o tessuto simile) imbottito di lana di pecora fin sul bavero; pantaloni (sempre di jeans) modello "tangozzo", ossia dalla caratteristica foggia a tubo, che si restringe alle estremità inferiori, rigorosamente dieci centimetri sopra la caviglia, per evidenziare i mitici e famigerati calzini di spugna bianchi con classico rigone variamente colorato, che mantengono il piede ghiacciato d'inverno e bollente d'estate. Le scarpe, immancabilmente acquistate in occasione dei tradizionali raduni mensili a cui si sottopongono i membri della specie, chiamati "mercati", sono di foggia e colore indefiniti, ma in genere a pianta larga, o molto larga, per permettere loro di saltellare tra i solchi dei campi arati (attività per cui gli anfibi telescopici dei tamrri urbani non sono per niente adatti). La mutazione del mantello avviene al primo disgelo. Cosa curiosa, esso si limita ala parte superiore del corpo. Il giubbone di pecora lascia il posto ad una sgargiante t-shirt senza maniche, a volte a righe orizzontali colorate, ma più spesso di un solo colore, ridotto a chiazze cangianti a causa dei frequenti lavaggi con sapone di soda e sego di maiale.A volte la t-shirt è munita di mezze maniche, ma il tamarro provvede opportunamente ad arrotorarle sotto le ascelle, che emanano un tipico afrore primitivo.Da notare che, all'epoca della mutazione, il clima è ancora molto rigido, ma il tamarro non sembra avvertire il freddo, neanche quando sfreccia in vespino con il suo fiammante mantello estivo. Studi successivi hanno appurato che la sua pelle non è come quella degli uomini, ma più spessa, dal colorito livido e punteggiata di ispide setole chiare  che la rendono simile a quella dei suini.continua...