Bloggherellando

IL TAMARRO


...Il sole splende torna a splendere sulla sciagurata abitazione, il tamarro si sveglia (sono le 15 e 31 minuti), fa colazione e pranzo contemporaneamente, si veste (e come se si veste!) e scende. Nessuno al mondo saprebbe immaginare quale sia la destinazione. E così, per non deludere i suoi detrattori, il tamarro incontra gli altri della sua risma là ove tutti si aspettavano di vederlo. E' il momento fatidico: le scorte di fumo e di cartine scarseggiano, il nutrito gruppo potrebbe estinguersi prima della fine del giorno. E' giunto il momento di entrare in azione. Muniti di fondi dalla dubbia provenienza, i tamarri partono. Coloro che non possiedono un mezzo proprio (i soliti aerei a reazione travestiti da motorini), devono ripiegare sui mezzi pubblici. Il tamarro che sale sul pullman si riconosce subito, anche senza guardarlo: prima si ode una voce roca e sgraziata che chiede al conducente: Capo, ma sto pullman passa per. (sostituite i puntini con una località qualsiasi ove sia facile reperire le cosiddette "droghe leggere") . Rassicurato, il nostro blasfemo compagno di viaggio si dirige verso i posti abitualmente riservati a questa indegna specie:  i seggiolini dell'ultima fila. Per giungere al suo posto, il  tamarro attraversa il pullman in tutta la sua lunghezza, entrando sempre e comunque dalle porte con su scritto, in bella evidenza "VIETATO SALIRE". Cammina e canta, il suo cuore è gioisce al pensiero del rifornimento, il cervello (Atrofico) vorrebbe associarsi al tripudio, ma cosi facendo metterebbe in serio pericolo la vita, peraltro inutile, del tamarro. E' infatti provato che l'organo pensante non è in grado si provare sentimenti senza sospendere le funzioni primarie. Il tamarro  giunge a destinazione cantando (leggi: bofonchiando frasi senza senso). Se è solo, si schiea (trad.: si sdraia) , occupando totalmente la zona finale del mezzo, finché non sopraggiunge un suo  simile, con cuoi dividere in parti uguali il predominio dei suddetti posti. Inizia così la conversazione su scempiaggini varie. Naturalmente, nessuno dei due ha il biglietto. Fermata. Sale il controllore. continua...