Stamattina mi gira la testa, non molto, ma mi gira. Sarebbe peggio se mi girasse del tutto, di trecentosessanta gradi, o di 220 con forno ventilato, o di 150 con autovelox e conseguente ritiro dalla patente (con l'acqua che ho preso in questi giorni, probabilmente, si è ritirata anche la patente). Forse il nuovo lavoro mi sta un po' consumando: faccio ancora un po' di fatica a prendermi i miei spazi, a rallentare quando posso, sono un po' sempre fuori giri (da qui la paura per l'autovelox e per i dj, visto che i giri sono più di 30 e di 45). Le mie giornate sono un po' cambiate: niente più sveglie all'alba (tipicamente, le mie albe corrispondevano a quelle di Nuova Delhi) e nemmeno con Alba (altrimenti la ragazza carina mi trasforma in un'arancia in vacanza al carnevale di Alba).Niente più ore e ore nel traffico (e nemmeno Le Ore tra le mie letture preferite), solo qualche coda qua e là, niente di paragonabile con quelle di Milano e nemmeno con quelle di cavallo (mai avuta, nè una coda, nè un cavallo; solo una volta ho preso una febbre da cavallo, ma poi gliel'ho restituita). La testa però continua a girare. Peggio sarebbe se mi girassero altre cose perchè vedo amiconi che giocano con destini di migliaia di persone che rischiano di veder volare via il loro posto di lavoro anzichè il loro lavoro.Peggio sarebbe se mi girassero altre cose perchè vedo un uomo bianco che parla davanti a uomini di tutti i colori, ma che non ne dice di tutti i colori, anzi lascia che prenda il sopravvento il daltonismo tipico di chi non distingue una stella da una striscia, una condanna a morte da una pena educativa, una guerra di liberazione da una guerra di conquista, la guerra dalla pace. Peggio sarebbe se mi girassero altre cose perchè nonostante tutto l'Italia s'è dimostrata ancora di destra, anzi, peggio, capitalistica, anzi, peggio, berlus*coniana, anzi, peggio, Bagagliniana, con milioni di persone che guardano il mondo attraverso paillette, lustrini e lucette, attraverso il culo di una ballerina e la lingua delicata di finti satiri.Ma non mi girano.Non mi girano perchè credo ancora in qualcosa... appena me ne ricordo, ve lo dico.
giringiro
Stamattina mi gira la testa, non molto, ma mi gira. Sarebbe peggio se mi girasse del tutto, di trecentosessanta gradi, o di 220 con forno ventilato, o di 150 con autovelox e conseguente ritiro dalla patente (con l'acqua che ho preso in questi giorni, probabilmente, si è ritirata anche la patente). Forse il nuovo lavoro mi sta un po' consumando: faccio ancora un po' di fatica a prendermi i miei spazi, a rallentare quando posso, sono un po' sempre fuori giri (da qui la paura per l'autovelox e per i dj, visto che i giri sono più di 30 e di 45). Le mie giornate sono un po' cambiate: niente più sveglie all'alba (tipicamente, le mie albe corrispondevano a quelle di Nuova Delhi) e nemmeno con Alba (altrimenti la ragazza carina mi trasforma in un'arancia in vacanza al carnevale di Alba).Niente più ore e ore nel traffico (e nemmeno Le Ore tra le mie letture preferite), solo qualche coda qua e là, niente di paragonabile con quelle di Milano e nemmeno con quelle di cavallo (mai avuta, nè una coda, nè un cavallo; solo una volta ho preso una febbre da cavallo, ma poi gliel'ho restituita). La testa però continua a girare. Peggio sarebbe se mi girassero altre cose perchè vedo amiconi che giocano con destini di migliaia di persone che rischiano di veder volare via il loro posto di lavoro anzichè il loro lavoro.Peggio sarebbe se mi girassero altre cose perchè vedo un uomo bianco che parla davanti a uomini di tutti i colori, ma che non ne dice di tutti i colori, anzi lascia che prenda il sopravvento il daltonismo tipico di chi non distingue una stella da una striscia, una condanna a morte da una pena educativa, una guerra di liberazione da una guerra di conquista, la guerra dalla pace. Peggio sarebbe se mi girassero altre cose perchè nonostante tutto l'Italia s'è dimostrata ancora di destra, anzi, peggio, capitalistica, anzi, peggio, berlus*coniana, anzi, peggio, Bagagliniana, con milioni di persone che guardano il mondo attraverso paillette, lustrini e lucette, attraverso il culo di una ballerina e la lingua delicata di finti satiri.Ma non mi girano.Non mi girano perchè credo ancora in qualcosa... appena me ne ricordo, ve lo dico.