Golb

il conformista


Sono stato un po' di tempo in ferie, lontano dalle beghe italiane e dalle singolari singolarità che contraddistinguono il nostro Bel Paese (non nel senso di formaggio, ma di magnamagna). Il ritorno è stato pressochè tranquillo, anche perchè non ho trovato nulla di cambiato: le solite beghe intuili, i soliti problemi grossi, le solite sparate populiste, le solite cronache estive, le solite notizie scandalo. Guardando da fuori, tutto ha un'aria ridicola e triste, squallida e misera... ma non quella miseria data dalla povertà di mezzi di possibilità, ma quella generata dalla mancanza nell'utilizzo dei neuroni, dalla mancanza di ragionamenti (basterebbero anche quelli semplici), dalla mancanza di contenuti, anche di quelli più banali, dalla mancanza di memoria... perchè ormai viviamo in uno stato che è oltre la banalità e forse sarebbe auspicabile assomigliasse almeno ad una Repubblica delle Banane. Giorgio Gaber - Il conformista