Golb

the year after


Stasera sono uscito con ex colleghi, ma più che ex colleghi, amici, più che amici, c'è posta per te. Per fortuna, non si è parlato troppo del vecchio lavoro, ma di presente, di futuro, di cose che succedono: è stato comunque un salto nel passato (infatti dopo ero tutto sporco di pomodoro), vederli dopo più di sei mesi tutti insieme mi ha fatto una certa impressione. E' stato però anche strano uscire senza la mia donna carina: ridere senza di lei non è la stessa cosa, non mi dà la stessa soddisfazione, non è bello non essere presi in giro da lei. Ogni tanto pensavo alle cose mie, alle cose nostre: la libreria dell'ingresso da spostare in cameretta, la cucina da riarredare, il frigo da prendere, la disposizione dei mobili della sala. E quando mi riagganciavo al discorso degli altri, ad ogni battuta mi giravo a cercarla, ma non c'era: non mi è bastato chiamarla due volte, proprio no. Era come se mi mancasse qualcosa, qualcosa di grande ed indispensabile, di importante e di fondamentale. Ussignur, adesso basta così altrimenti posto un uinni de pù glitterato cosparso di miele e cuoricini infilati nel... (son sempre un po' cattivo). Sta di fatto che il tempo passa, passa un anno, e mi ritrovo completamente cambiato, in una situazione lavorativa radicalmente diversa e una vita girata sottosopra... un anno dopo tutto è cambiato, tranne lei: come un anno fa è sempre la stessa donna incredibile, la stessa donna fantastica, la stessa donna carina. Per fortuna, la mia donna carina.Checco Zalone - Viva la sineddoche