Golb

il sonno


Che bello sognare, a me è sempre piaciuto, magari alla fine di una bella dormita o anche dopo un sonnellino quotidiano.In questi giorni, mi capita di farne tanti ad occhi aperti: sogno di diventare ricco, ricchissimo, anzi di più. Il SuperEnalotto è lì a portata di mano: 6 numeri su 90, un eurino e la ricchezza è lì ad un passo. E' inutile nasconderlo, io lo so, loro lo sanno: loro, i soldi, presto saranno miei. Altro che lavoro e fatica, sei crocette ed il gioco è fatto. Un altro sogno è quello di vedere risolti tutti i casini finanziari di questi giorni: ormai lo son quasi già, ci si son messi quelli bravi bravi a sistemar le cose, anzi han riformato tutto. I buchi son stati chiusi, non si deve più temere nulla, i rami secchi son stati tagliati e si può continuare a vivere in tranquillità. Alla faccia dei corvacci del malaugurio. La stessa tranquillità che mi dà adesso sapere che la scuola è riformata e possiamo dormire pacifici pensando ad un futuro radioso per i nostri figli: avranno una scuola più efficente, più moderna, più europea. Così magari non cresceranno come quegli sfaccendati dipendenti statali che campano sulle nostre spalle e sul nostro sudore, magari lamentandosi perchè devono mandare avanti le loro polverose burocrazie senza mezzi e senza strumenti adeguati. Adesso sì che son cavoli vostri, almeno così è nel mio sogno, vi sistemeremo con tornelli e tutto quanto il resto. Non potrete più scappare, adesso sì che dovrete lavorare. Come devono andare a lavorare gli statalisti di Bruxelles invece di ingolfarci con i loro divieti, i loro limiti deficit/pil, i loro no no no agli aiuti di Stato, i loro demagogici ragionamenti sull'inquinamento. Noi andremo avanti per la nostra strada che è quella del successo e della felicità. Son tutti sogni, questi sì, ma pronti a diventare realtà... anzi sono quasi già realtà, son quasi già presente.Un presente difficile che non può far altro che da trampolino di lancio per un futuro radioso.E io me lo godo tutto, con gli occhi chiusi, magari appisolandomi un pochino... perchè tanto insieme a me dormono tanti altri, sereni e tranquilli, dormono nella loro pacifica quiete di normalità, dormono nella certezza... o forse nell'illusione. Dormono insieme a me milioni di persone che non vedono, che non vogliono vedere. Milioni di persone che si aggrappano, anche rovinandosi, all'impossibile illusione di una vincita milionaria. Si avvinghiano al sogno di una esistenza migliore vissuta tra veline, battute, auto, cuba libre e culi al vento. Milioni di persone che non si accorgono che tutto, ma proprio tutto, può franare da un momento all'altro. Che basta un niente, un altro buco miliardario scappato ai ciechi controlli di incapaci e collusi organi di vigilanza. Basta un niente affichè tutto, ma proprio tutto, crolli. Milioni di persone che guardano dormendo la televisione che li imbocca sfamando la loro voglia di ragionamento con pensieri già preconfezionati, calmando così la fame di sapere e il desiderio di chiedersi perchè. Perchè tante pancie sono vuote, perchè tanta gente protesta, perchè la situazione è sempre più difficile, perchè la fine del mese si allontana ogni mese di più, perchè il lavoro non arriva nelle mani di chi lo chiede ma di chi ce l'ha già da sempre, perchè è difficile rispondere ad un bambino che ti chiede troppi perchè. Dormi bambino dormi, dormi anche tu e sogna tante cose: quelle che non avrai più o non avrai mai. Un'educazione, una cultura, il saper vivere insieme agli altri, quelli con la pelle diversa e quelli che parlano strano, la voglia di capire, il dono di accettare.Però io adesso vado a dormire, insieme a tutte queste persone. Che bello, mi sento un po' meno solo nel dormire con loro il sonno della democrazia.Buona notte.Fabrizio de' Andrè - La domenica delle salme