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GLI OCCHI FREDDI DELLA NOTTE - V PUNTATA

Post n°114 pubblicato il 05 Novembre 2006 da BloodyPoet

   Robert in verità si era pentito di averle scritto quelle lettere. Senza dubbio le voleva bene, ma l’amore che le aveva dichiarato era una menzogna. Si era spinto oltre i suoi reali sentimenti. Ma il fatto è che Norma le suscitava una tenerezza infinita e lui finiva sempre per fare promesse di ogni tipo, anche quelle che sapeva di non poter mantenere. Non era onesto il suo agire, no non lo era. Ma non riusciva a comportarsi diversamente. Quella sera però aveva la ferma intenzione di troncare un legame che di giorno in giorno stava diventando sempre più pericoloso. Lei, oltre tutto, frequentava gente molto poco raccomandabile per un uomo del suo stato. Lui si fece improvvisamente serio.
- Che c’è, amore? Sei preoccupato? – disse la donna rabbuiandosi.

- Oh, non è niente, cara. É che le parole… – rispose accarezzandola, assolutamente incapace di esternare il sentimento vero che nutriva per lei.

- Parole, parole, parole. Vuoi uomini non siete capaci di dire altro… - lo interruppe lei, mentre gli infilava una mano dentro la camicia.

Robert non rispose. Si abbandonò al sottile piacere che le carezze della donna gli davano. Norma cadde in una sorta di deliquio e cominciò a ridere come se fosse ubriaca. Un’improvvisa contrazione in mezzo alle cosce la rese audace.

- Ora basta chiacchiere, Robert. - esclamò con voce ferma.

- Era quello che volevo sentir dire. – ribatté deciso l’uomo, che sembrava non attendere altro.

Con mossa repentina lei gli aprì la cintura, gli abbassò la zip e tirò via i calzoni. Poi si lasciò cadere supina sul letto. L’uomo le sciolse la vestaglia e ne aprì i due lembi. Con lo sguardo indugiò sui suoi seni abbondanti. Le accarezzò i peli del pube mentre l’eccitazione diventava inarrestabile. Si portò su lei e la baciò: la penetrante essenza di Chanel n. 5, di cui la donna faceva largo uso, solleticò le sue narici. L’amplesso accese di visioni irreali la fantasia di Norma. Un gigantesco apriscatole sollevò il soffitto della stanza e la luce delle stelle più lontane penetrò nella stanza illuminando i loro corpi nudi. Una forza immane strappò via l’anima dal corpo della donna e, come il fumo di un fuoco, si sciolse nel vento caldo della sera.Si vide mentre, sottobraccio al suo uomo, saliva gli scalini di una chiesa nel giorno più atteso, quello del suo matrimonio. Quel pensiero non l’abbandonò più per tutto il tempo del rapporto.

FINE QUINTA PUNTATA

 
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