Austermusici

SEMPRE PIU’ SUCCESSO VANNO OTTENENDO LE JAM-SESSION


OGGI TUTTI PARLANO DI JAM-SESSION MA, QUANTI SANNO CHE COS’E’?…CHIARIAMOCI LE IDEEUna jam-session è una riunione (regolare o estemporanea) di musicisti che si ritrovano per una performance musicale senza aver nulla di preordinato, di solito improvvisando su griglie di accordi e temi conosciuti (standards).Il termine di etimologia afro-americana ma, ancora piuttosto oscura, è nato negli anni 20, negli ambienti jazz e, si è poi diffuso anche nel rock.Una jam-session in genere non ha lo scopo di intrattenere il pubblico ma, è un ritrovo di musicisti che hanno così l’opportunità di provare nuovo materiale musicale e mettere alla prova la loro abilità di improvvisatori a confronto con altri strumentisti; a volte è semplicemente un ritrovo sociale.Alle jam-session possono partecipare musicisti di tutti i livelli e possono avvenire in locali privati o pubblici. Ad esempio divennero leggendarie negli anni 40 le jam-session del club di New York City Minton’s Playhouse, che dopo l’orario di chiusura ospitava musicisti come Ben Webster e Lester Young ed i giovani della nuova leva bebop come Thelonious Monk, Charlie Parker e Dizzy Gillespie. Questi incontri spesso si trasformavano in vere e proprie competizioni fra virtuosi.Le jam-session sono un terreno fertile per l’incontro tra musicisti, lo scambio di idee e, sono quindi, le occasioni dove nascono molte collaborazioni musicali.A partire dagli anni 60 anche musicisti rock presero l’abitudine di cimentarsi in jam-session. Ad esempio il bonus CD dell’ultima versione dell’album Layla di Eric Clapton con uno dei suoi primi gruppi (Derek & The Dominos) include una serie di registrazioni in jam session fra Clapton, i membri della sua band e altri musicisti. Il chitarrista Duane Allman, che partecipò alla jam, fu poi invitato a registrare alcuni brani del disco con Clapton. Un altro esempio ‘ la bonus track “Apple Jam” nel disco del 1970 All Things Must Pass di Gorge Harrison.