Glup!

Come una vite...


Ogni esperienza, anche alternata in sequenze disarmoniche, viene connessa ad altre (conseguendo o generando), senza lesioni nella trama.Sembra che nell’avvitare e svitare ogni relazione si cazza o si lasca secondo bisogni, strategie, desideri, o secondo la misteriosa potenza dei venti nei diversi percorsi. E che ogni nesso s’infittisce o dirada, i contatti si saturano o si rilasciano in un’eco, i meccanismi guadagnano in efficienza o in qualità.Utensile intelligente, la vite collega senza malizia le parti del tutto che, sempre diverse tra loro, possono quindi stare insieme senza conflitto in uno stesso grande campo semantico e semiotico, nessuno escluso.Come l’obiettivo di una macchina di fronte al perenne tramutare, la vite sempre si corregge (nessuna posizione perfetta ma solo brevissimi momenti di approssimato equilibrio): allentando per ossigenare o strizzando per dare vigore, è una vite in continuo movimento e muta sempre posizione (e quindi non può arrugginire).La vite, orientata dal volere delle parti, è piantata in affondo o appena appoggiata, morbida su materia morbida o dura dentro il duro. Per dare sollievo sia a una vita sottovuoto sia a una che fa gioco.(www.bazarweb.info)