Glup!

La fame


Se provocati, potremmo affamarci.Provocando, potremmo affamare.Famelici, può accadere di divorare.Che sia fame, curiosità o desiderio,spesso le pulsioni senza limiti diventano violente, privando ogni soggetto di esistenza, amore e autonomia.Come una forchetta, due bacchette o un cucchiaino, imbocchiamo: traducendo una pulsione in gesto,l’istinto in azione,la presa in richiesta,la confusione in relazione.Mezzo, ponte, strumento, aiutiamo a trasformare la mancanza in presenza,il bisogno in godimento,il potere che ordina in un invito festoso,la seduzione in scambio.Stracolmo del nutrimento che ovunque abbonda,con andamento planato, raccontando storie o col movimento scoppiettante di un motore. Ritardiamo, rimandiamo e rallentiamo ogni ingordigia: l’avvento può diventare processo,la brama dialogo,il piacere del domandare sostituire l’eccitazione del furto.Cosicché, liberi, si può godere e crescere con quanto vive intorno a noi senza cedere a ricatti,senza pagare riscatti,senza impiastricciarsi in manipolazioni.Senza sequestri, rinunce, ostaggi.Buon appetito!