Glup!

Dolce&Amaro


Lunedì sera sono finalmente riuscita ad andare al cinema! Ho visto il film di Porporati con Lo Cascio, Finocchiaro e Gifuni. Ora devo recensirlo x la rivista a cui collaboro, senza xò aver minimamente riordinato le idee.La storia non mi è parsa particolarmente originale (un giovane siciliano, lo cascio x l'appunto, figlio di un mafioso in carcere, dopo la morte del padre si lascia tentare dal lusso e dal rispetto che cosa nostra garantisce ai suoi affiliati. Ma lui non è un boss, è un uomo d'onore senza qualità, è una pedina in un ingranaggio pronto a stritolare tutto e tutti quando non sono + utili... vi risparmio il finale nel caso in cui v dovesse capitare d vederlo!).I miei sensi, l'attenzione e le conseguenti riflessioni, vividi e chiari all'inizio (Saro/Lo Cascio che impara a guardare il mondo non + con i suoi occhi ma con quelli del "padrino", la mafia e lo stato che non sono poi così diversi nelle loro dinamiche - si veda il direttore del carcere e il trattamento riservato a Saro quando viene arrestato, Ada - il grande amore del protagonista - che non accetta di vivere con un uomo d'onore e fugge senza affrontare la realtà), si sono invece intorpiditi un po' con l'andare della storia (a un certo punto il racconto scivola via, si fa sdrucciolevole e, forse, inciampa e cade).