Glup!

Desideri altrui (e anche un po' miei)


La scena è questa: una piazza sul paese che si sporge sui tre mari (S.Maria di Leuca? ci sta, ci sta), un bar, seggioline di ferro, un tavolino, tanto sole. Gambe allungate, una bella bibita davanti, di quelle che durano tanto e non si sfreddano mai, un bicchierone insomma, non so, consigliatemi voi. Occhiali da sole, braccia abbandonate stancamente sui braccioli delle suddette seggioline, maglietta a mezze maniche e pantaloni di lino belli larghi. Zitta.Ascoltare i passi di quelli, pochi, che passano, girare lentamente la testa se necessario, sospirare ogni tanto, se necessario. Con la cannuccia tirare su il liquido chiaro dentro il bicchiere, facendo il minimo sforzo. Lasciare che il corpo e la mente si prendano finalmente tutto il loro tempo. Dormicchiare, anche, per qualche minuto, chiudendo gli occhi dietro le lenti.Il libro e il golfino per la sera stanno nella borsa appoggiata sulla sedia accanto. Il cellulare è spento. Stare lì, semplicemente, senza pensare a niente, nella completa evaporazione delle cellule cerebrali (con il sole è facile che accada). Aspettare che venga sera, che la calura si plachi, cominciare a sentire sulla pelle il fresco che viene dal mare. Non avere niente da fare.Ma mi ci faranno stare tutto questo tempo al tavolino?