Libere Riflessioni

LA RIVOLUZIONE DI PALAZZO CHIGI PARTE DA EBAY


Chi ha puntato sull’incapacità del nuovo Presidente del Consiglio Renzi di attuare le rivoluzioni più volte paventate, ha già perso la scommessa! La rivoluzione è partita (magari non sappiamo dove e come arriverà….ma questo è un altro discorso).E’ di questi giorni l’annunciata vendita “on line”, sul noto sito eBay, di un primo lotto di “auto blu”. Come al solito l’iniziativa ha sollevato polemiche, battute ironiche, ma anche commenti positivi. Complessivamente saranno vendute 170 autovetture “considerate non più essenziali ai fini istituzionali e che implicano costi di custodia e di gestione per le amministrazioni”. Una nota del Governo precisa che tale operazione “garantisce trasparenza e pubblicità delle procedure e la possibilità di raggiungere una platea di utenti molto più ampia rispetto a quella che si potrebbe raggiungere con l’utilizzo delle procedure tradizionali, nonché di contribuire al processo di dematerializzazione (sic!) e digitalizzazione della pubblica amministrazione”.Personalmente avrei un’altra idea su come, su quando e su chi utilizzare i “processi di dematerializzazione”, ma non è il caso di parlarne ora.Credo che l’impatto mediatico di un tale annuncio sia indiscutibile: considerate un “simbolo evidente dei privilegi della casta”, altrettanto simbolicamente le “auto blu” vengono offerente al popolo di internet, facendo leva sul “sentimento anticasta” della gente comune.Insomma, una “mossa di facciata”. Perchè tale “rivoluzione” rappresenta di fatto, come molti fanno osservare, una enorme e grottesca messinscena, e finirà con un bel buco nell’acqua (Palazzo Vecchio docet).Come ha sottolineato il Presidente del Formez, Carlo Flamment, in tale ambito i centri di spesa più evidenti sono rappresentati dalle Regioni, che hanno oltre 51.000 autovetture, pari a circa il 90% del totale delle “auto blu”. Il Consip, società per azioni del Ministero dell'Economia e delle Finanze, avrebbe già messo gli occhi su 5.500 berline da acquistare entro il 2015.Un'operazione che dovrebbe costare intorno ai 55 milioni di euro. E questi, a differenza degli incerti introiti dell'asta che sarà bandita da Palazzo Chigi, sono soldi che saranno effettivamente spesi.Con buona pace di Renzi, della spending review, di eBay e dell’impulso anticasta della gente comune!
(BnD)