Bobby è leggenda

Seduto in prua...


...Ho incontrato Fischer per la prima volta a Bled nel 1961. Eravamo entrambi giovani e ambiziosi. Io non ero ancora nemmeno Grande Maestro; il titolo, devo dirlo, era più serio di adesso.Non riuscii mai a batterlo. Ottenni delle chance di vittoria nelle nostre ultime partite, alle Olimpiadi di Siegen e all'Interzonale di Palma di Maiorca, ma aveva una tale capacità di autodifesa che non riuscii a sconfiggerlo.Dopo il suo match contro Spassky nel 1992 lo vidi molte volte nel periodo in cui visse a Budapest. Andavamo insieme alle terme, era una cosa che gli piaceva molto. Giocavamo anche, ma solo a scacchi Fischer Random.  Non è un segreto che lo sconfissi in alcune partite lampo a Fischer Random, la qual cosa lo sconvolse, pur trattandosi solo di partitelle.Era difficile mantenere un'amicizia con lui. L'amicizia è uno strano concetto: non sai mai cosa possa aver derntro una persona. Con uno scacchista è ancor più difficile, poiché siamo tutti rivali. Possiamo nutrire rispetto, ma in un certo senso siamo dei killer. Gli scacchi sono guerra, fortunatamente una guerra incruenta.Credo che Fischer sia stato il più grande, sotto molti aspetti, benché naturalmente sia difficile compararlo con Kasparov. Ma credo che Bobby sia il più grande. Fischer è stato il primo che si dimostrò capace di spezzare l'egemonia sovietica, e lo fece da solo. So quanto questa cosa sia difficile. Eravamo entrambi sulla stessa barca, ma lui era seduto in prua e io in poppa... (Lajos Portisch)