Bobby è leggenda

Portorose 1958


Il mio primo incontro con Fischer fu relativamente breve. In risposta a un'Indiana di Re usai il mio "sistema Averbakh", l'arma più potente e collaudata del mio arsenale. Questa volta però, piuttosto che cercare di contenere il mio avversario, provai a cambiare le carte in tavola e, lasciando il Re al centro, sferrai un attacco di pedoni sul lato di Re. Fischer rispose sacrificando un pezzo! In una posizione molto tagliente e con problemi di tempo (entrambi eravamo rimasti con 10 minuti per 17 mosse), Bobby ad un tratto mormorò: "Patta?" Cos'altro avrei potuto fare? Continuare era troppo rischioso. In quella fase mi trovavo tra i primi e non mi andava di perdere mezzo punto, così accettai la proposta.
"Averbakh aveva paura di perdere con un ragazzino", disse Fischer più tardi, "e io avevo paura di perdere con un Grande Maestro. Ecco perchè abbiamo pattato!".