Gilga Blog
Immagini e parole.
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In un momento drammatico come questo, per via della crisi economica che investe il pianeta, per via della terribile calamità che si è abbattuta in Abruzzo, sarebbe opportuno evitare lo spreco di danaro pubblico. Qualcuno invece, per squallidi calcoli e tornaconti partitici, si batte, usando tutta la foza ricattatoria di cui dispone, perché le date delle elezioni europee e del referendum siano separate.
Ciò significherebbe spendere tanti milioni di euro in più, che potrebbero essere risparmiati se gli elettori fossero chiamati ad esprimersi in un’unica data.
Non si possono fare scelte così scellerate, soprattutto in momenti come questo.
Veniamo tempestati da messaggi che invitano alla solidarietà: dai giornali, dalle TV, dagli stessi governanti, che suggeriscono vari modi per fronteggiare l’emergenza, comprendenedo anche aggiuntive forme di prelievi fiscali.
Sarebbe da stolti sprecare tanti soldi solo perché la Lega vuole evitare che si voti in un unico giorno!
Che siano necessari aiuti economici per aiutare la gente d’Abruzzo è palesemente chiaro a tutti. Bene! Si voti in un’unica data e si diano i soldi risparmiati alle zone colpite dal terremoto.
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Quanti attestati di solidarietà in questi giorni, per le vittime di questa tragedia, per chi ha perso parenti e amici, per chi ha perso la casa, per chi ha perso tutto.
La solidarietà è importante, è necessaria, a patto che non sia fatta solo di parole. C’è il bisogno di aiutare davvero chi in questo momento ha davanti a se un futuro molto difficile.
E’ altrettanto necessario dare risposta a delle domande: perché le costruzioni, anche quelle costruite di recente, come le case dello studente, come altri edifici pubblici, sono venuti giù in modo così spaventoso? L’Italia è il paese della solidarietà, ma è anche la terra dei furbi. E’ un paese nel quale chi “frega” gli altri è considerato spesso un eroe (più di coloro che a mani nude scavano tra le macerie).
Non so se abbiano usato sabbia di mare per costruire le case, non so se il ferro impiegato non fosse nella quantità e della qualità necessarie, ciò che è purtroppo evidente è che qui in Italia i terremoti fanno molti più danni che in Giappone o negli USA.
È evidente purtroppo che i “furbi”, i farabutti, gli incoscienti, non operano esclusivamente in Abruzzo, non resta che aspettare la prossima tragedia. Altre case verranno giù, perché costruite male, perché fatte con materiali scadenti, oppure perché realizzate sui corsi dei fiumi. Le case crolleranno ancora, e ancora le persone perderanno la vita. Seguirà ciò che contraddistingue ogni tragedia: gare di solidarietà, strette di mano e pacche sulle spalle delle autorità. La solidarietà non può e non deve fermarsi mai. Quello che spero è che nessuna solidarietà, nessuna pacca sulla spalla per coloro che hanno colpe. Sarebbe ancora più assurdo e più vergognoso che non si trovasse nessun colpevole. Mi auguro che le inchieste vadano avanti. Chi ha gravissime responsabilità deve pagare, soprattutto chi ha colpe non deve avere il permesso di minacciare altre vite.
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il 30/07/2018 alle 13:34
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