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Fotografie


Mi è tornata la voglia di far fotografie.Era una passione di molti anni fa, avevo un'ottima Yashica semiautomatica, qualche ottica, un po' di filtri e mi dilettavo.Ad essere sincero i risultati all'inizio non erano particolarmente incoraggianti, mi mancava l'occhio per cogliere gli aspetti che potevano essere ritratti, oppure cio' che vedevo non veniva rappresentato come avrei voluto nella staticita' dell'immagine.Un uso quanto mai indiscriminato dei filtri poi portava a risultati tutt'altro che accettabili.Insomma l'arte della fotografia era un'altra cosa!Ciononostante, e soprattutto in alcuni ritratti in bianco/nero dei miei figli ancora oggi trovo la poesia che mi aveva ispirato quel momento, la dolcezza con cui li guardavo sentendomi forse piu' fratello che padre.La maternita' per una donna e' diversa, e' insita nella sua natura, cresce insieme con il feto, si sviluppa insieme al bambino, una donna e' madre da sempre nel suo cuore, e' madre fisiologicamente.Per il padre e' invece uno stato mentale, e' un processo razionale oltre che emotivo, e dobbiamo supplire con l'affetto, con la dedizione a cio' che il corpo ci nega.Ed allora in alcuni di quei bianconero, ritrovo il mio processo, la mia strada, l'emozione di sentire dentro di me come un fiore che sboccia all'improvviso la consapevolezza di poter dire 'figlio mio!'.Credo che riprendero' in mano la macchina fotografica, perche' forse non sono solo immagini statiche quelle che avro' fra vent'anni, ma tra la banalita' di un paesaggio e l'assurdita' di una ricerca ritrovero' magari la foto della mia anima, quella che credevo perduta nel tempo.A.