Bolina news

Leggo di gente che...i sogni e la libertà


E' quasi mezzogiorno ormai. Avrei dovuto studiare almeno una trentina di pagine dal mio libro di psicologia sociale. Finire il pensiero freudiano, poi chiudere, sentirmi apposto con la coscienza e sentirmi un bravo studente, un bravo figlio. Invece no, sono rimasto a leggere gli interventi sul forum per più di un' ora e, la sapete una cosa?! Non credo di aver sprecato il mio tempo. Ho notato che una frase in particolare: "vorrei riavvolgere il nastro". Ho letto di un ingegnere insoddisfatta, e di un' altra donna(che non si è firmata purtroppo) che provava invidia vedendo le bambine giocare spensierate. Credo che i sogni siano pericolosi, che possano tramutarsi in delusioni difficili da digerire, che rimangano sogni solo perchè non possono essere raggiunti e che, una volta materializzati, perdano ogni fascino e si tramutino in insoddisfazioni. Probabilmente è la stessa realtà ad essere sinonimo di insoddisfazione, di "strettezza esistenziale". Forse Leopardi aveva ragione: "L'uomo non desidera mai qualcosa in particolare, desidera il desiderio stesso". Sicuramente, qualsiasi saranno le mie scelte, avrò sempre qualcosa da recriminarmi, qualche "e se invece avessi" che mi attanaglierà la mente, che mi farà invidiare chi può ancora scegliere, chi può, anche, ancora sbagliare. L' essere umano è ingordo di possibilità, pretende sempre un' alternativa, un binario numero due da poter percorrere. Non importa che strada sceglierà, alla fine, quella che non ha scelto, sembrerà la migliore. La teoria secondo la quale "l'erba del vicino è sempre più buona" credo riassuma bene la realtà dei fatti. Probabilmente se l' ingegnere avesse seguito gli studi classici ora starebbe qui a lamentarsi e a desiderare di aver seguito quelli ingegneristici. La conclusione è che al mondo, in linea teorica, non c'è scelta migliore o peggiore, c'è solo possibilità ed è la possibilità che fa sentire l' uomo libero, appagato e padrone del proprio modo di vivere. Uccidi la libertà di un uomo e ucciderai anche la sua anima, ecco ciò che penso! E' inutile girarci attorno: la causa dell'infelicità umana è la mancanza di alternative e la consapevolezza di questa situazione. A volte penso che sia meglio essere stupidi, vivere la vita così, in maniera inconsapevolmente inerziale. Tuttavia, come dice William Wallace in Bravehearth: "Tutti muoino, ma pochi vivono veramente"... allora?! Ennesimo dubbio iperbolico, spero non alla Marzullo: "meglio vivere per sognare o sognare per vivere?". uahsuahhs si ma sa proprio di frase Marzulliana:-P