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The Catcher in the rye


Forse il titolo inglese non vi dice molto perchè una sua traduzione letterale potrebbe essere " Il raccoglitore nel campo d'orzo", ma sono sicuro che se vi dicessi "Il Giovane Holden" molti di voi inizierebbero a ricordare qualcosa. Del resto anche una trasposizione italiana non avrebbe reso giustizia al titolo che rimanda alla tradizionale passione americana per il baseball; in italia potremmo avere al massimo "Il terzino nei campi di grano" (come suggerisce l'autore della traduzione italiana edita da Feltrinelli). Questo libro è stato uno dei tanti regali intelligenti che mi hanno fatto: mia zia non sapeva cosa regalarmi allora mi ha detto che preferiva chiedermi cosa volessi piuttosto che sprecare soldi. Questa è una breve storia del mio incontro con questo libro! Sono stato io ad andare da lui! Sapete cosa mi ha spinto a leggerlo? Semplice, una frase! Non una frase qualsiasi che si può trovare su ogni libro, ma una frase che davvero spiega il mio rapporto con la lettura e la letteratura. "Leggo un sacco di classici, come Il ritorno dell'indigeno e via discorrendo, e mi piacciono, e leggo un sacco di libri di guerra e di gialli e via discorrendo, ma non è che mi lascino proprio senza fiato. Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira. Non succede spesso però."Come si potrebbe rendere meglio il concetto? Io quando finisco di leggere un libro che mi piace mi sento davvero così! Non dico che mi scappano le lacrime però mi sento sinceramente triste, come se un mio amico mi avesse detto che sta per andare via ed io avessi dimenticato di chiedergli il numero di telefono così da non poter più sapere che gli succede.Il finale del libro non smentisce affatto quanto ho appena detto, anzi, per quanti di voi lo hanno letto e (spero grazie a me) quanti lo leggeranno, il concetto che ho espresso sembrerà ancora più vero.Questo libro lo consiglio davvero a tutti perchè Holden è un pò il prototipo del ragazzo medio degli anni 50 che col tempo si è trasformato in uno dei nostri genitori, nel figlio dei nostri nonni o in noi stessi (per chi è nato più o meno nei suoi anni). Leggendo i pensieri di Holden possiamo capire un pò meglio le persone che ci stanno accanto.Se dovessi dirvi come è Holden non saprei come cominciare perchè è un personaggio poliedrico, un personaggio che ti lascia di stucco ogni volta per la diversità dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti.Se non sapete cosa regalare a qualcuno che come me ama i libri, vi consiglio proprio "Il Giovane Holden"! Anche chi già lo ha letto ne sarà felice, un buon intenditore apprezzerà il gesto e sarà lusingato che abbiate scelto per lui un libro tanto bello!Scusatemi per il post un pò sentimentale ma l'emozione di scrivere per la prima volta su questo blog e l'argomento trattato mi hanno giocato brutti scherzi. Spero almeno di avervi entusiasmato e di avervi invogliato ad andare a cercare questo libro...  se non ci sono riuscito, ci riproverò col prossimo libro!Salve a tutti da Piratafucci, alias Enzo