Bolina news

UNA QUESTIONE DI QUALITA'


"I mediocri girano liberi. I mediocri hanno invaso le strade, occupato tutto: politica, televisione, giornali, tutto. I mediocri girano liberi e ci hanno imposto a che cosa comprare, cosa è bello e cosa è brutto. I film da vedere, le canzoni d`ascoltare, quando ridere e quando piangere. I mediocri girano liberi come poliziotti e se vedono passare un`idea, la sbattono dentro. I mediocri si alleano con altri mediocri e formano un`esercito di fronti basse. Milioni di fronti basse che gridono: banalità! e piantano le loro bandiere nei nostri liberi stati mentali, affinchè un giorno tutte le idee saranno chiuse ad Alcatraz."(Diego Cugia - Alcatraz)E' interessante verificare come, nella società del capitalismo e della produzione di massa, la quantità abbia soppiantato la qualità non solo in termini di serializzazione dei prodotti ma anche nella mentalità dominante.Ogni oggetto di consumo massificato tende, inesorabilmente, a creare altra massa: è la legge del mercato, più c'è domanda, più c'è offerta e più si produce offerta, più cresce l'economia. Per questo è fondamentale creare beni a cui tutti possono accedere, magari con qualche sacrificio, per renderli più ambiti. Qualcosa che soddisfi nell'immediato il narcisismo e che appaghi, almeno temporaneamente (e illusoriamente), la frustrazione che è sempre, quantitativamente e qualitativamente, medio-alta.I beni a cui tutti possono accedere sono, inevitabilmente, beni mediocri, le idee, l'autonomia del pensiero e dell'azione, la volontà di schierarsi non è conveniente, non è serializzabile. Per questo si pone un marchio anche sulle ideologie, così che anche chi ha la presunzione di perseguire un romantico ideale ha i suoi gadget, le sue bandiere e i suoi programmi, abiti e stili di vita prestabiliti e commercializzati.Tutto è inevitabilmente marchiato, confezionato e venduto. Una bandiera è la rappresentazione di un ideale ed è eclatante come questa venga prodotta in serie e imballata, comprata e affissa ovunque senza conoscerne il vero significato. Il simbolo così scompare, come anche l'idea che rappresenta.Perdendo il senso della Qualità abbiamo perso il senso della misura, dell'importanza delle cose.Per questo ci ammazziamo di straordinari per permetterci immondizia, ma le auto nuove e i vestiti di Gucci non ci daranno la felicità.Ci adattiamo ad una vita mediocre, invece di perseguire l'eccellenza, l'automiglioramento, convinti che sia la migliore delle vite possibili. Le aspirazioni, i sogni, le idee sono out, sono "poco concrete" non ti fanno "mangiare". La sopravvivenza non è tutto, o non saremmo diversi dagli animali, se così fosse perché sopportare lo stress di una società organizzata quando potremmo vivere di caccia e pesca?Siamo diventati come delle vacche da ingrasso: ci mettono in un pascolo, facendoci ingozzare di foraggio cresciuto col nostro stesso letame come concime, ci mungono periodicamente e, quando non possiamo più produrre, ci ammazzano e magari ci squartano per venderci a peso in qualche macelleria di periferia.Non adattiamoci a strisciare raso terra, voliamo in alto.Liberiamoci delle etichette, affermiamo il nostro, personale, libero pensiero. Lasciamo che i fascisti ci diano del comunista e i comunisti del fascista perché è veramente intollerabile non appartenere ad una fazione, se non a quella di se stessi, e della volontà di eccellere e di sfruttare al meglio le proprie potenzialità."Io dico addio a tutte le vostre cazzate infinite,riflettori e paillettes delle televisioni,alle urla scomposte di politicanti professionisti,a quelle vostre glorie vuote da coglioni..."(Francesco Guccini - Addio)IL WRITER - Un giornale libero sulla rete