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Il razzismo "nostrano"...una caratteristica tutta Italiana


Girovagando per i vari blog di bassa lega che, purtroppo, non scarseggiano sul web, sono riuscito a trovare conferma del fatto che, il razzismo, non è stato per nulla mitigato dai barbari e deprecabili episodi(tra l'altro molto recenti) della nostra storia. E' cambiato essenzilamente il modo di essere razzisti: oggi si cerca di mascherare la xeonofobia con atteggiamenti meno ostentati e con l'utilizzo di sterotipi meno plateali e non più fondati su pseudo-scienza razzista che richiama differenze di tipo "genetico" oltre che fenotipico. Soprattutto, la cosa che ho con dispiacere osservato è che, nel 2007, in molti credono, almeno inconsciamente, che il razzismo sia esclusivamente un atto di discrimazione rivolto contro neri, ebrei o minoranze in generale. E' proprio il concetto di "minoranza", infatti, che fa da aggettivo fuorviante per la reale concezione del razzismo. Ma cos'è sul serio una minoranza? Come quasi sempre, la risposta è molto più complessa di come potrebbe apparire; la minoranza, infatti, non è sempre ed esclusivamente caratterizzata da un gruppo di individui inferiore di numero rispetto, appunto, alla "maggioranza" ma, al contrario, può anche essere rappresentata da un etnia molto numerosa che viene ghettizzata e discriminata da una minoranza forte. Esempio lampante è l'ossimoro socio-culturale che troviamo nella minoranza-maggioranza che per molto, troppo tempo, si è imposta in Sud Africa durante l'apartheid: in quel caso, se ci pensate, era una minoranza(quella bianca) a controllare con un atteggiamento fortemente razzista la maggioranza(quella dei neri). Ecco, noi italiani siamo stati capaci di superare i Sud Africani e, sapete dove? Ma come, la risposta è semplice: a Napoli e, in generale, nel sud Italia. Qui non ci sono coloni stranieri che adottano un regime xenofobo e deprecabile, imponendolo alle popolazioni locali. Qui ci scanniamo direttamente tra noi e lo facciamo con una violenza ed una bassezza incredibili. Sarà perchè, la maggior parte di noi Italiani, non ha mai posseduto il cosiddetto "gene patriottico" tanto comune a Inglesi e Francesi...qui(e non siate tanto miopi da credere che sia una caratteristica esclusiva del mezzogiorno) è stata sempre in voga la legge del "fotti-fotti"(io frego te e tu, per rifarti, freghi qualcun altro in un circolo vizioso e, alla lunga, dannoso per tutti). Noi italiani siamo molto bravi a gettarci la zappa sui piedi, cadendo per le ferite che da soli ci rechiamo e poi, alla fine, non abbiamo la forza di rialzarci. Oggi in pochi si chiedono il perchè di un atteggiamento che, ormai, è divenuto atavico. Noi a Napoli, siamo un esempio chiarissimo di questo deleterio e insopportabile atteggiamento; ci siamo "evoluti" e, oltre a ricevere sputi ed insulti(talvolta meritati)da tutte le parti d'Italia, abbiamo deciso che, sputarci addosso da soli e rinnegare le nostre origini, è sul serio "figo" e ci fa sembrare:"Il Napoletano che si è finalmente reso conto della sua inferiorità genetica e che è pronto a riunirsi all'Africa"! Ragazzetti ignoranti si divertono a fare i "politicamente scorretti" senza sapere nemmeno lontanamente cosa sia la politica e si avventurano in una satira tanto puerile quanto insopportabile. A questo punto io mi chiedo: quand'è che ci renderemo conto di quanto valiamo come popolo e di quanto L'Italia abbia sfornato alcune tra le migliori menti della storia dell'uomo?! Perchè non liberarci di questa corrotta e "vecchia" classe politica e di tutti i suoi strascichi? Perchè non urliamo tutti insieme:"Noi ci siamo e non ci muoveremo da qui" e, nonostante tutta la merda che ci costringono ad ingoiare, troviamo la forza, sempre e comunque, di andare avanti e di provarci?! Io tenterò di cambiare qualcosa con tutto me stesso e, se avrò smosso anche solo un "sassolino", potrò dire di aver fatto molto di più di chi si limita a piangersi addosso senza far nulla.