Bolina news

Carlofedele e bolina sui fatti di Genova


Si è parlato tantissimo di quel vergognoso 20 luglio 2001. Le accuse(giustissime) verso gli organi di polizia sono state numerose e gravi; gli episodi della scuola Diaz hanno macchiato indelebilmente la storia delle forze dell'ordine italiane e sono state definite, anche dagli altri paese dell'UE, come un insulto gravissimo alla democrazia.Dopo aver letto l'ottimo post di Carlofedele dedicato a Carlo Giuliani, mi sono trovato, però, in disaccordo con un unico punto: la giustificazione totale di un ragazzo che, seppur con tutte le buone ragioni del mondo, ha avuto un comportamento rischioso per la sua incolumità e si è dimostrato minaccioso per dei carabinieri che, indubbiamente, erano già sotto forte stress fin dalla presa di servizio. Giuliani e ASSOLUTAMENTE da non prendere come esempio ed è pericoloso farlo passare per martire. A tal proposito, ho voluto intraprendere con lo stimato carlofedele, un discorso volutamente irritante; quello che ti fa il classico tipo che vuole avere ragione per forza. Rispondevo ai commenti del caro Carlo in maniera quasi ottusa, “mettendogli in bocca” parole che, quest’ultimo, non aveva mai pronunciato(come, ad esempio, nel caso del parallelismo tra Giuliani e Gandhi). Le mie reazioni erano spropositate(come quando mi indignavo per i crocifissi rotti e tendevo, con quel blando pretesto, a giustificare l’azione nella scuola portata avanti dalla polizia). A che scopo tutto ciò? Chi ha letto badmind, sa bene che, questo tipo di confronto, non è da me utilizzato per la prima volta ma che, al contrario, mi è stato utile diverse volte per porre il mio interlocutore d’avanti alla realtà dei fatti, aiutandolo a cogliere aspetti che, magari, non era riuscito a “vedere”. L’idea di utilizzare questo metodo che definisco di “distorsione programmata del discorso”con lo stimato Carlo, mi è venuta proprio dopo aver letto un commento lasciato da un giovane di estrema destra e da un giovane di estrema sinistra su uno dei tanti blog che si è occupato di ricordare i fatti di Genova, “Santificando” Giuliani. Il commento del sinistrese, recitava:”Giuliani è un eroe nazionale, dovrebbero dargli la medaglia al merito e fargli un monumento…è importante almeno come Garibaldi: ci ha uniti contro la polizia fascista e la borghesia al governo e ha riscattato il proletariato…Anarchia per sempre”. A tale commento(che trovo a dir poco ridicolo), risponde un tale che si professa un orgoglioso fascista(commento patetico forse anche più del primo). “Carlo Giuliani doveva morire, così come devono morire tutti i comunisti cani e bastardi che infestano il nostro paese. Nella scuola Diaz, poi, i poliziotti sono stati fin troppo buoni e mollaccioni…dovevano picchiare molto di più e fracassare il cranio a quei delinquenti dei centri sociali- gente che osa spaccare in due i crocifissi e offendere la nostra religione- A morte i rossi, a morte il comunismo ladro”. Insomma, un bel pastrocchio di cazzate e di stereotipi, di termini altisonanti e anacronistici da entrambe le parti e un’interpretazione completamente distorta del messaggio che, quel post, voleva dare. Il post in questione, infatti, mostrava semplicemente una foto di Giuliani riverso al suolo con sotto una scritta: “Fate chiarezza. Perché Giuliani è morto? L'ennesimo eroe di sinistra schiacciato dal potere fascista”.  Quei commenti, dovrebbero farci riflettere su una semplice cosa: internet da l’opportunità a tutti di comunicare con tutti e, su certi fatti delicati, bisognerebbe stare più che attenti. L’amico Carlo ha riportato fatti documentati e reali e, il fatto che la camionetta della polizia sia passata due volte sul corpo in fin di vita di Giuliani e che, addirittura, qualche altro poliziotto lo abbia preso a calci in faccia, è una cosa a dir poco vergognosa per un corpo, quello delle forze dell’ordine, che ha il diritto di mantenere l’ordine, non certo quello di essere violento come e più dei manifestanti. Il punto, comunque, è che bisogna condannare quelle violenze, quei fatti deprecabili che hanno caratterizzato i G8 di Genova, senza commettere l’errore di giustificare Giuliani “solo” perché, l’atteggiamento dei carabinieri, è stato esageratamente violento. Resta, infatti, il gesto del giovane(gesto che condanno e che spero non sarà ripetuto da nessuno)! Immaginate se, i manifestanti di Genova, fossero stati composti per l’80% da tanti Giuliani: quanti morti inutili ci sarebbero stati? Quanti ragazzi sarebbero stati li, riversi al suolo con un colpo in testa? Non è lanciando un estintore contro una camionetta dei carabinieri che si risolvono i problemi del terzo mondo e, perdonatemi ma, sia i no-global che i si-global, sono una massa di pecore che, della globalizzazione, hanno inteso poco o nulla!