Bolina news

Il mio Dio


In Tanti, ormai, si pronunciano contro la nostra Chiesa. Le dichiarazioni perentorie e tuonanti della santa sede(spesso, mi duole dirlo, giustamente) sono sempre più spesso oggetto di critica e di scherno. Reputo deprimente e deleteria questa forma dilagante di ateismo impositivo e orgogliosamente ostentato che, ormai, a quanto pare, va di moda tra i presunti dotti e quelli che si definiscono “anticonformisti” e si sentono “liberi” e “disincantati”. Tuttavia, quando leggo certe affermazioni provenienti da uomini che dovrebbero essere i detentori della parola di Cristo e che, invece, si dimostrano solo portatori di un pensiero medievale che fa a pugni con la cultura contemporanea, non posso far altro che provare profondo sconforto.Quando, infatti, leggo alcune affermazioni dei nostri rappresentanti religiosi, ho la netta impressione  che, i detrattori della Chiesa, non hanno poi tutti i torti quando accusano le alte cariche pontificie di avere una visione bigotta e molto limitata della società moderna. In particolare, in questo articolo, vorrei esaminare il dibattito sulla possibilità di utilizzare embrioni cosiddetti ibridi e, grazie ai quali, a quanto dicono gli esperti dell’Hfea(autorità brittanica inglese per la fertilizzazione e l’embriologia), si potrebbero raggiungere risultati strabilianti nella cura di malattie come il Parkinsons,l’Alzheimer e le lesioni del midollo osseo. Detto molto semplicemente, grazie a questo nuovo tipo di embrioni composto
per il 99% da tessuto umano e per il restante 1% da elementi animali, si potrebbero fare passi da gigante nella ricerca per la cura delle malattie su menzionate! La polemica di Monsignor Elio Sgreccia, mi pare quanto di più ingenuo e retrogrado si possa affermare. Valutate voi stessi le sue parole grazie alle quali, comunque, sono riuscito a trovare un ottimo spunto di riflessione e ditemi cosa ne pensate:«La creazione di embrioni uomo-animale a scopo di ricerca è un atto mostruoso che offende la dignità umana. Perché il risultato di questo processo non è un uomo, bensì un misto tra uomo e animale». Al di là dell’assurdità di queste dichiarazioni che, come già detto, risultano insopportabili ad un cervello che voglia definirsi funzionante, vorrei esprimervi, a questo punto, la mia riflessione conclusiva e dedicarla, con estrema umiltà, a Monsignor Sgreccia. Caro Monsignor Sgreccia.E' possibile che lei non si renda conto che, blaterando simili baggianate, rende ancora meno simpatica la nostra già martoriata religione e la fa cadere vittima dell’indignazione(questa volta da me condivisa)dei tanti che, per scelta consapevole o per seguire, semplicemente e stupidamente, la moda del momento, la vedono come insopportabilmente “bacchettatrice”,anacronistica e bigotta?! Lei, da presidente dalla pontificia accademia per la vita, dovrebbe, a mio modesto avviso, evitare uscite così poco felici e rendersi conto che, il nostro Dio, Gesù, la santa Vergine e tutti i santi del paradiso, non potrebbero mai pronunciare un discorso così imbarazzante per l’intelligenza umana e non potrebbero mai dimostrarsi così bigotti. Ma come? Il nostro Dio che è onnisciente,onnipotente,onnipresente e che, soprattutto( mi perdoni l’ironia), non è nato ieri,non potrebbe mai mostrarsi così limitato e poco aperto al progresso scientifico e tecnologico che favorisce(come in questo caso) il benessere di quelli che sono i suoi figli. Il “bigottismo” che pare ottundere la mente di molti ecclesiastici, è un sentimento che nasce e muore nel mondo degli uomini e che MAI potrebbe cogliere un’entità divina come quella in cui crediamo. Paura, bramosia di potere ed esigenza di controllo, sono debolezze che, un Dio come il nostro, non potrebbe mai possedere e sono, appunto, tutte debolezze che portano l’uomo ad essere intollerante, proibizionista e castigatore. La religione punitiva ha fatto il suo tempo ed è ora che la smetta di bisticciare con la ragione…il futuro del Cristianesimo e dei Cristiani, non è nel divieto, nel proibizionismo; nella negazione di alcune libertà che, oggi, sono divenute essenziali e irrinunciabili. I giorni del Dio castigatore sono finiti e sa perché? Perché, oramai, abbiamo capito che, quel Dio che pareva voler far male ai suoi stessi figli, era solo un’invenzione degli uomini stessi e che, il “vero” Dio, quello in cui i Cristiani come me credono, è indefinibile e, comunque, lontano anni luce anche dall’uomo più retto e savio!