Bolina news

Il mobbing : una piaga in continua espansione


L'ultima sentenza emessa dalla suprema corte di Cassazione in merito all'argomento ha lasciato non poche perplessità : il mobbing non costituisce reato penalmente perseguibile,ma illecito civile e si può al massimo chiedere il risarcimento dei danni. Nel codice penale manca ancora una precisa figura incriminatrice che possieda tutti i connotati caratterizzanti il mobbing ed è stato così rigettato il ricorso di un'insegnante che aveva fatto causa al preside del proprio istituto.Questa sentenza appare però del tutto irragionevole,non motivata da considerazioni oggettive che ,al di là del caso specifico,tengano conto della rilevanza sociale del fenomeno ,che diviene di anno in anno sempre più preoccupante, e della conseguente necessità di arginarlo. Il termine mobbing evoca con forza  l'immagine dell'assalto e dell'accerchiamento di gruppo ai danni della vittima,terrorizzata e sola di fronte all'ostilità degli altri. E' costituito da una serie di atti,parole,comportamenti vessatori ,discriminatori ed aggressivi protratti nel tempo,che si inquadrano in una vera e propria forma di persecuzione,volta a ledere la dignità della vittima e a mortificarla tanto sul piano umano quanto su quello professionale.Molteplici gli strumenti utilizzati per allontanare una persona "scomoda"dall'ambiente di lavoro:si va' dalle critiche ingiustificate,alle molestie,alle ingiurie,fino alle minacce e alle intimidazioni;alla vittima vengono assegnati compiti eccessivamente onerosi,oppure attribuite mansioni dequalificanti o addirittura umilianti;le può essere impedito il normale accesso e scambio di informazioni lavorative ;può essere marginalizzata nella partecipazione  ad iniziative di formazione,riqualificazione ed aggiornamento professionale; o ,da ultimo,sottoposta ad inutili,ossessive ed estenuanti forme di controllo . Si può essere presi di mira solo perché magari si appartiene ad una razza o a una religione diversa,o nei casi più squallidi perché si è portatori di handicap. Molto spesso poi  il progressivo peggioramento delle condizioni lavorative  è dovuto  a semplici antipatie ,invidie e gelosia tra colleghi,ma nella maggioranza dei casi c'è anche un'altra ragione, più profonda, di natura economica : nella ristrutturazione delle aziende,oppure nella fusione tra due società dello stesso settore,o ancora nel ricorso sempre maggiore delle aziende stesse alla forma di contratto interinale,il mobbing si inquadra in una strategia che permette di ridurre drasticamente i costi del personale.Devastanti gli effetti sul lavoratore ,che nel giro di qualche mese dall'inizio delle vessazioni comincia a manifestare ansia,incubi,insonnia,nausea fino a giungere al crollo dell'autostima,allo squilibrio mentale,alla depressione; non è raro inoltre  che la vittima stessa arrivi a usare la propria famiglia come valvola di sfogo,e che questa alla fine decida,esausta , di abbandonarlo.Occorre tuttavia tenere presente che ,contrariamente a quanto sembrerebbe da quel che è stato detto finora,il mobbing può essere per l'azienda un'arma a doppio taglio proprio per via della diminuzione della capacità lavorativa della vittima ;per non parlare delle spese certamente non irrilevanti sostenute dalla sanità pubblica nel caso di degenerazioni verso malattie ad esso riconducibili e del costo sociale di un lavoratore costretto al prepensionamento.La soluzione al problema però esiste :avere sempre e comunque pazienza,resistere,non pensare mai alle dimissioni,documentare le vessazioni subite e adire le vie legali,per quanto sia sconcertante il pensiero che l'Italia sia l'unico paese europeo a non aver ancora varato una legge al riguardo.