BOLLETTE E CONSUMI

ENEL: UTILE NETTO A 1,004 MLD


IlSole24Ore 14-05-08: L'Enel chiude il primo trimestre del 2008 con un utile netto di gruppo a 1,004 miliardi in crescita del 6,5% dai 943 milioni dello stesso trimestre 2007. I ricavi sono cresciuti del 55% a 15,082 mld, l'ebitda del 47,7% a 3,44 miliardi. Il trimestre beneficia del consolidamento della spagnola Endesa. L'indebitamento netto è cresciuto del 2,3% a 57,072 miliardi. I risultati sono in linea con le stime di consenso. Titolo in evidenza a Piazza Affari: registrato in avvio la migliore performance tra le blue chip con un progresso dell'1,20% a testare quota 7 euro. A stimolare gli acquisti le stime per l'anno riviste al rialzo. L'incremento dei ricavi, spiega la nota di Enel, riflette il consolidamento di Endesa, oltre ai maggiori ricavi sul mercato libero domestico dell'elettricità conseguenti alle maggiori quantità vendute e all'aumento del prezzo medio di vendita. Anche l'aumento dell'ebitda, in crescita di 1,113 miliardi (+47,7%) è riconducibile al consolidamento di Endesa nonché all'incremento generalizzato del margine realizzato da quasi tutte le Divisioni, solo parzialmente compensato da un risultato sfavorevole della gestione del rischio commodity. L'ebit (risultato operativo) del trimestre ammonta a 2,33 miliardi, in crescita di 628 milioni (+36,7%) rispetto allo stesso periodo del 2007. La situazione patrimoniale consolidata al 31 marzo 2008 evidenzia un capitale investito netto di 81,97 miliardi (79,58 al 31 dicembre 2007) coperto per 24,9 miliardi dal patrimonio netto complessivo e per 57,072 miliardi dall'indebitamento finanziario netto. Debito che rimane saldamente sotto controllo e prevediamo, ha dichiarato Fulvio Conti, che a fine anno si assesterá ben al di sotto dei 50 miliardi di euro, a valle del completamento del piano di dismissioni in programma entro il 2008. L'indebitamente risulta in aumento principalmente per effetto dell'acquisizione di un'ulteriore quota del 22,65% del capitale della russa Ogk-5. Gli investimenti del primo trimestre ammontano a 1,17 miliardi con un incremento di 473 milioni rispetto ai primi tre mesi del 2007 (+67,8%). Le previsioni sull'anno in corso. Il 2008 si chiuderà per Enel con risultati operativi in crescita: è questa la previsione dell'ad Fulvio Conti, commentando i dati di bilancio del primo trimestre dell'anno. Questi risultati, confermano la solidità dei fondamentali del mercato italiano, con margini crescenti per le attività retail, di distribuzione e per le attività di generazione. Per queste ultime, in particolare, stimiamo per l'intero esercizio 2008 un Ebitda in linea con quello del 2007. La tenuta dei margini sul mercato italiano, unitamente alla crescita delle attività internazionali, ci fanno prevedere per l'intero esercizio 2008 risultati operativi in crescita rispetto al 2007. Questa notizia mi lascia perplesso, per spiegarvi il motivo devo fare un salto indietro. Aprile 2007 EniNeftegaz (60% ENI ed ENEL 40%), vince l’asta per Yukos spendendo 4,5 miliardi d’euro. Nell’accordo vi era anche che le riserve di gas e petrolio provate ed estraibili, rimarranno di loro proprietà per 30 anni, anche dopo l’eventuale esercizio di riscatto di Yukos. Queste riserve saranno pagate a: 40 centesimi di dollaro per barile di petrolio o di gas equivalente. In quel momento il petrolio costava 39 dollari il barile. Siccome un barile di petrolio corrisponde circa a 159 litri. Mentre un barile equivalente a circa 164 metri cubi di gas. Al cambio attuale (14-05-08), un dollaro vale 0,65 centesimi d’euro. ENI ed ENEL secondo quest’accordo attualmente, pagano un metro cubo di gas 0,0015 centesimi d’euro (0.26:164) e questo per i prossimi 30 anni. Considerato che in Italia l’energia elettrica è prodotta per oltre il 50% con il gas e il prezzo di costo è quello sopra descritto, trovo ingiustificato l’aumento esponenziale della bolletta elettrica dell’ultimo anno, motivato (dicono loro), dall’aumento del petrolio. La cosa è impossibile, poiché in base agli accordi firmati dalle nostre aziende in Russia, prelevano gas a prezzo agevolato e bloccato per 30 anni, pertanto l’aumento del prezzo del barile non incide minimamente. Trattasi di enormi guadagni a nostre spese!Chi vuole approfondire l’argomento: http://www.enel.it/azienda/chi_siamohttp://www.eni.it/en_IT/attachments/media/magazine/06_approfondimenti.pdfhttp://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1068853,00.htmlhttp://www.paginedidifesa.it/2008/croce_080428.html