BOLLETTE E CONSUMI

Cittadini uguali ai Vigili


Adnkronos 01-09-08: Se non c'è querela di falso da parte dell'automobilista, l'agente può anche aver contestato un'infrazione che non c'è. Parola della Cassazione secondo la quale, in caso di multa, se l'auto è in movimento ci sono margini di speranza per annullarla. La parola del vigile? Può essere messa in discussione al punto da ottenere l'annullamento di una multa inflitta per violazione del codice della strada.  A spezzare una lancia a favore degli automobilisti è la Cassazione che sottolinea come nel caso in cui un'auto in movimento venga multata per violazione al Cds ci siano ''margini di apprezzamento'' per contestare la contravvenzione e magari ottenerne l'annullamento. Questo perché, spiega la Suprema Corte con la sentenza 21816 della seconda sezione civile, se non c'è querela di falso da parte dell'automobilista il vigile può anche aver contestato un'infrazione che non c'è. Applicando questo principio, la Cassazione ha accolto il ricorso di una automobilista romana, Isabella V. che aveva contestato una multa convalidata anche dal giudice di pace per essere passata in un incrocio con il semaforo rosso. La signora non aveva sporto querela di falso, ciò nonostante il giudice di pace di Roma, nel gennaio 2005, aveva convalidato la multa sostenendo l'insindacabilità dell'operato del vigile.Il vigile non ha sempre ragione. Si paga solo se si ha torto! Brava Isabella.