BOLLETTE E CONSUMI

Cassazione obbliga Enel a risarcire party


Gazzettino 28/12/08: No corrente elettrica? No party! Il dispiacere di una serata andata in fumo non può essere risarcito, ma l'Enel, colpevole dell'interruzione della corrente, deve ripagare la spesa per bevande e buffet per gli ospiti e anche la parcella per l'ingaggio del gruppo che avrebbe dovuto occuparsi dell'animazione. La Cassazione ha, infatti, confermato la sentenza con la quale la Corte di Appello di Catania ha liquidato 1300 euro a una signora di Catania, Rosalia L. V., che aveva organizzato un ricevimento per un cento persone nella sua casa al mare, nel novembre 1997. Solo che un improvviso black-out aveva deteriorato tutto il cibo acquistato e messa in frigorifero. La padrona di casa era stata costretta ad annullare gli inviti. Compreso l'ingaggio degli animatori. Inviperita per l'inconveniente, Rosalia era passata alle vie legali. In primo grado aveva ricevuto quattromila euro per i danni, anche quelli esistenziali patiti per il naufragio della festa, ridotti poi in appello al solo risarcimento dei cibi acquistati e del costo del gruppo musicale. Senza successo l'Enel ha chiesto di non pagare il party sfumato nel buio. Piazza Cavour - sentenza 29211 - ha condannato la società elettrica a rifondere le spese vive sostenute da Rosalia. Ma ha detto "no" al risarcimento per il preteso danno ai rapporti sociali. Per i supremi giudici "non è ipotizzabile un danno alle relazioni sociali, causato dal mero fatto della revoca di un invito, palesemente non imputabile al malvolere dell'ospite". Insomma "il dispiacere di Rosalia per la mancata serata in compagnia non costituisce un danno esistenziale risarcibile" e i suoi amici non se la prenderanno di certo con lei per il black-out. Così la signora si è accontenta dei 1300 euro con i quali riorganizzare il party.