(1744) - Genova dei migranti …Accadde a Genova il giornodiciannove di luglioestate numero unod’italico governo neofascista…Genova offesa, Genova umiliatadalle troppo arroganti barrieredi metalliche reti carcerarieinnalzate a difesa blindatadi quegli otto meschini truffatori…Genova muta e assentesi risvegliò fiorita di volti e di colorial suono dei djembècon le strade e le piazzefestanti di musiche e cantiun fiume straripantedi popoli migrantivia dalle zone rossedi tutte le nazionicontro il Mercato ladro… Diciannove di luglioGenova offesa e incertasi risvegliò alla vitaal suono dei djembèsi risvegliò fiorita dei fiori della rivolta…Fu giorno di rabbia gioiosae pacifica umana ribellioneal crimine globaledel Grande Capitale…un popolo in rivoltainternazionalenella speranza nuovadi un mondo liberato da guerre e da frontiere…Genova vede e scioglie la pauradei noti divieti e delle barrieree la città ferita e desertificatatorna ad aprirsi alla vitadi musiche e danzedei popoli migrantipacifica invasione di umanità negata…Genova solidaleGenova liberata (1787) - La finzione …L’Occhio Mediatico vedema poco osserva e rivela…l’Occhio Mediatico acciecacorrode offusca e cancellaquel che non sia violentapura superficiedi grandi accadimentio troppo appariscentimodelli di svago e divertimentocoatto e deprimente… L’Occhio Mediatico fingee muta in piena assenzaogni reale presenza…Perciò di quel popolo verodi uomini e donnee di bambini veriper le strade di Genova verel’Occhio Mediatico poco si cura…Lo Show di successo è altrove:là dove tutto è finzionee pura negazionedi verità vissuta…là nel Palazzo-bunkerdove sfilano grigii grandi abiti dell’occasionecon relative facce di ritocamicia e parolestirate in modo impeccabilesenza nemmenola più piccola piegadi vita vera e concreta…davvero tutto impeccabilee tutto secondo copione… “Il Vertice è al di soprad’ogni dissenso o contestazione”ammiccano i potenti convenutialla stampa e alla televisione… E l’ospite cerimonieregran Cavaliere d’Italiaosanna e benedicedentro i teleschermi l’assoluto benesseredel Libero Mercatoper i popoli tutti della terra(fatta eccezione, ahimé,di quel piccolo odioso inconvenientedi una certa miseria e povertàdi appena tre quartidell’umanità…)Ma un tale inconvenientein fondo è cosa da nientevedremo quanto prima qualcosa si faràsarà il mercato stessonel suo farsi globalea realizzare in brevel’assoluto benessere universale……strette di mani… flash…dentature-sorriso di circostanzae il lungo codazzo dei dignitarie gli uomini gorilla delle scorte…Genova zona rossa:quel pezzo di città in bianco e nero…un pezzo di città d’anime morte. (1850) - Genova solidale …I colori e la vita sono altroveoltre quei muri infamiche hanno spaccato il cuoreantico e generosodella città marinaper la fabbrica abusivadel set della vergogna… La vita sequestratadagli otto prepotentiora riaffiora emerge da ogni angolo di Genovalà dove canta e protestail lungo corteo dei migranti…welcome citizens of the world…Dalla finestra apertaanche un bambino ridealza le mani bianchee dai balconi schiusisi affacciano i salutisorridenti a raccogliere la lucedi tutte quelle mani bianche alzatein canto di pacifica rivolta…Libera umanitàMercato controllato…welcome citizens of the world…bush berlusconi blairchirac chrétien koizumida oggi siete voi i clandestinie tutti i potenti meschini…voi rigettati in mareda porti di paesi inospitali…voi ospitati a forzaovvero carceratiin centri di accoglienzaa provare la rabbia dell’indigenzaa soffrire dell’ansia del domanila speranza forzosadella disperazione… Clandestini i potenti della terralibera umanità…E da un balcone sventolainattesa nell’ariairridente e ribelle una mutanda…e un’altra ancoralacera e consuntaquasi antica mutanda proletaria…e tutti nel corteo ecco salutanocon una gran risata libertarialo sventolio proibitodell’intime bandierecensurate ai balconi e alle finestredal gran Cerimoniere… Quel diciannove luglio…se l’Occhio Mediaticoavesse saputo o voluto vedere…quale profonda dignità moralein quelle mutandesventolanti al sole…e quanta oscenitàin quelle facce ipocritegonfie di false parolee ammiccanti davantia microfoni e telecamere…quelle facce lustrate di rapacicon sorrisi d’agnelloabbaglianti di flash e riflettoridentro il Palazzo-bunker…per paura che esploda il nuovo carnevaledei popoli ribelli al Grande Capitalee da Genova rida lo sventolio infinitodi infinite mutande in faccia al Cavaliere…la risata ribelleche annienterà il potere!
GENOAG8, 19 luglio 2013
(1744) - Genova dei migranti …Accadde a Genova il giornodiciannove di luglioestate numero unod’italico governo neofascista…Genova offesa, Genova umiliatadalle troppo arroganti barrieredi metalliche reti carcerarieinnalzate a difesa blindatadi quegli otto meschini truffatori…Genova muta e assentesi risvegliò fiorita di volti e di colorial suono dei djembècon le strade e le piazzefestanti di musiche e cantiun fiume straripantedi popoli migrantivia dalle zone rossedi tutte le nazionicontro il Mercato ladro… Diciannove di luglioGenova offesa e incertasi risvegliò alla vitaal suono dei djembèsi risvegliò fiorita dei fiori della rivolta…Fu giorno di rabbia gioiosae pacifica umana ribellioneal crimine globaledel Grande Capitale…un popolo in rivoltainternazionalenella speranza nuovadi un mondo liberato da guerre e da frontiere…Genova vede e scioglie la pauradei noti divieti e delle barrieree la città ferita e desertificatatorna ad aprirsi alla vitadi musiche e danzedei popoli migrantipacifica invasione di umanità negata…Genova solidaleGenova liberata (1787) - La finzione …L’Occhio Mediatico vedema poco osserva e rivela…l’Occhio Mediatico acciecacorrode offusca e cancellaquel che non sia violentapura superficiedi grandi accadimentio troppo appariscentimodelli di svago e divertimentocoatto e deprimente… L’Occhio Mediatico fingee muta in piena assenzaogni reale presenza…Perciò di quel popolo verodi uomini e donnee di bambini veriper le strade di Genova verel’Occhio Mediatico poco si cura…Lo Show di successo è altrove:là dove tutto è finzionee pura negazionedi verità vissuta…là nel Palazzo-bunkerdove sfilano grigii grandi abiti dell’occasionecon relative facce di ritocamicia e parolestirate in modo impeccabilesenza nemmenola più piccola piegadi vita vera e concreta…davvero tutto impeccabilee tutto secondo copione… “Il Vertice è al di soprad’ogni dissenso o contestazione”ammiccano i potenti convenutialla stampa e alla televisione… E l’ospite cerimonieregran Cavaliere d’Italiaosanna e benedicedentro i teleschermi l’assoluto benesseredel Libero Mercatoper i popoli tutti della terra(fatta eccezione, ahimé,di quel piccolo odioso inconvenientedi una certa miseria e povertàdi appena tre quartidell’umanità…)Ma un tale inconvenientein fondo è cosa da nientevedremo quanto prima qualcosa si faràsarà il mercato stessonel suo farsi globalea realizzare in brevel’assoluto benessere universale……strette di mani… flash…dentature-sorriso di circostanzae il lungo codazzo dei dignitarie gli uomini gorilla delle scorte…Genova zona rossa:quel pezzo di città in bianco e nero…un pezzo di città d’anime morte. (1850) - Genova solidale …I colori e la vita sono altroveoltre quei muri infamiche hanno spaccato il cuoreantico e generosodella città marinaper la fabbrica abusivadel set della vergogna… La vita sequestratadagli otto prepotentiora riaffiora emerge da ogni angolo di Genovalà dove canta e protestail lungo corteo dei migranti…welcome citizens of the world…Dalla finestra apertaanche un bambino ridealza le mani bianchee dai balconi schiusisi affacciano i salutisorridenti a raccogliere la lucedi tutte quelle mani bianche alzatein canto di pacifica rivolta…Libera umanitàMercato controllato…welcome citizens of the world…bush berlusconi blairchirac chrétien koizumida oggi siete voi i clandestinie tutti i potenti meschini…voi rigettati in mareda porti di paesi inospitali…voi ospitati a forzaovvero carceratiin centri di accoglienzaa provare la rabbia dell’indigenzaa soffrire dell’ansia del domanila speranza forzosadella disperazione… Clandestini i potenti della terralibera umanità…E da un balcone sventolainattesa nell’ariairridente e ribelle una mutanda…e un’altra ancoralacera e consuntaquasi antica mutanda proletaria…e tutti nel corteo ecco salutanocon una gran risata libertarialo sventolio proibitodell’intime bandierecensurate ai balconi e alle finestredal gran Cerimoniere… Quel diciannove luglio…se l’Occhio Mediaticoavesse saputo o voluto vedere…quale profonda dignità moralein quelle mutandesventolanti al sole…e quanta oscenitàin quelle facce ipocritegonfie di false parolee ammiccanti davantia microfoni e telecamere…quelle facce lustrate di rapacicon sorrisi d’agnelloabbaglianti di flash e riflettoridentro il Palazzo-bunker…per paura che esploda il nuovo carnevaledei popoli ribelli al Grande Capitalee da Genova rida lo sventolio infinitodi infinite mutande in faccia al Cavaliere…la risata ribelleche annienterà il potere!