VITE A PERDERE

EMPATIA


 Alle prime luci dell'alba quegli occhi aperti a fatica hanno visto la salvezza e la fine di un incubo proprio lì a poche decine di metri... quella striscia infinita sabbiosa e lì il porto... Ce l'abbiamo fatta, avranno pensato. Forse avranno avuto voglia di abbracciarsi, forse hanno sorriso davvero... era la terra promessa, era il diritto alla vita, era la dignità di esseri umani... Poi il barcone già pieno d'acqua non è andato più avanti. S'è arenato, qualcuno deve aver detto. Sono solo quindici metri, il fondale è basso, anche chi non sa nuotare può scendere dalla barca, anche le donne e i bambini. Ce l'abbiamo fatta! il mare non ha voluto inghiottire i nostri corpi... E invece il mare non era ancora sazio. Il fondale sabbioso, subito più avanti, tornava a scendere. Ora il mare era di nuovo profondo, come profondo dev'essere stato il terrore di quelli che non sapevano nuotare... Proprio ora che la meta era lì davanti a loro, proprio quando un sogno di vita sembrava essersi realizzato, lì, a portata di mano... no... no... andar giù e tentare di risalire, e risalendo vedere ancora quella spiaggia, quella battigia a pochissimi metri... E' un giorno intero che non riesco a pensare ad altro, che tento di penetrare con la mia empatia dentro quella disperazione, rabbia, urlo... cos'è stato per loro morire a quel modo? Cos'hanno pensato mentre l'acqua salmastra penetrava nei loro polmoni e loro non riuscivano più a risalire a galla... la beffa del destino... il ghigno del benessere alle loro spalle dietro il molo... Alla fine ce l'hanno fatta! hanno toccato terra, i loro corpi ormai privi di vita sono scivolati lentamente sulla battigia... Chi potrà dare a loro una seconda possibilità? Qualcuno potrebbe dire a quei morti: basta, era solo un brutto sogno? Non esistono sulla terra ingiustizie simili. No. Puoi riaprire gli occhi: sei a casa tua, non c'è guerra, non c'è sfruttamento, non c'è razzismo. Nessun uomo farebbe mai delle leggi che impedissero ad altri uomini di viaggiare liberamente da una nazione all'altra... nessun essere umano sarebbe così disumano da impedirti di vivere dignitosamente... Respira profondamente e riapri gli occhi: guarda quanta gente è corsa qui sulla spiaggia ad accoglierti. Questo è il mondo che sognavi. Non ci sono barriere perché non ci sono più nazioni. Siamo tutti cittadini del mondo e tutto appartiene a tutti. Stanotte qui, nei locali del centro storico si ballava. Io volevo scendere su quella spiaggia a chiedere perdono a quel popolo del mare che cerca ancora laggiù la terra promessa e un'umanità solidale. Perdonatemi.(Randagio Clandestino) SAN LORENZO DEI MIGRANTILoro verranno dal mareil 10 agosto sulle vostre spiaggenella notte in cui anche le stellepiangerebbero lacrime di sale -verranno dai gorghi profondidei cimiteri mariniun popolo di esclusi e di reiettimai rassegnatia richiedere ancora un’altra vitaun’altra possibile vitaalle vostre vacanze insensated’assenza di coscienza e umanità.Voi che reclamate benessere e consumie vacanze-crociera animateda vacuo idiotizzantedivertimento coatto -meschini uomini e donnedi un’Europa senz’anima – mercatodi vita e umanità mercificata –voi li vedrete veniredal mare sulle coste e sulle rivenella notte di stelle piangentile mani protese incrostate di salee le lacrime bianche ormai cristallizzatenei loro volti ribelli –li vedrete riemergere dal mareil popolo degli annegatia pretendere ancora un altro approdoun’altra possibile vita,a pretendere ciò che gli fu toltocon violenza ed ingannoda leggi disumane di rapinae schiavismo – vergogna vacanzieradi un’Europa senz’animacristianamente assassinad’uguaglianza e giustizia -macchina da guerracontro gli esclusi e i poveri del mondo.