Bravo, signor Ministro! Finalmente lei ha usato la parola giusta, a proposito dell’ennesima tragedia nel mare di Lampedusa: un crimine. Ma un crimine che si ripete con una frequenza così impressionante è qualcosa di più e di peggio: somiglia a un genocidio, a una pulizia etnica non dichiarata, a una guerra dei ricchi contro i poveri condotta per vie traverse... Se lei, usando la parola crimine si riferisce unicamente agli scafisti e ai moderni mercanti di schiavi, lei si limita a indicare gli esecutori materiali, tacendo sui principali responsabili del crimine, vale a dire i mandanti, quelli che promuovono il crimine, proibendo per legge il diritto di ogni essere umano ad emigrare da un paese all’altro in un sistema di libero mercato dove tale libertà assoluta è concessa alle merci e al denaro ma non agli esseri umani. In tal caso la sua dichiarazione non è propriamente una denuncia, ma una copertura ulteriore ai mandanti del crimine. Non può bastare ad affrontare seriamente il problema la denuncia tardiva di ciò che è evidente agli occhi di tutti (tranne ovviamente di chi non vuol vedere): dove c’è un crimine ci sono sicuramente dei criminali che compiono o favoriscono tale crimine, ci sono delle coperture, c’è innanzitutto un movente, la causa del delitto. Se è sua sincera intenzione lottare contro il ripetersi del crimine a cui lei fa riferimento, dovrebbe per lo meno cominciare a fare i nomi dei mandanti e indicare con chiarezza il movente. Per lo meno dovrebbe avere il coraggio di specificare in che consiste il crimine, dovrebbe completare la sua denuncia specificando che è un crimine provocare l’annegamento di decine e decine di esseri umani, ma che il crimine originario sono le frontiere invisibili di Schengen, un crimine la legge Bossi-Fini, un crimine inumano l’egoismo di un’Europa responsabile o complice di ingiustizie e discriminazioni d’ogni genere, un crimine il primato dell’economia sui diritti umani, un crimine l’indifferenza vacanziera del consumismo di massa, un crimine i CPT e i CPA, un crimine inumano la non accoglienza di profughi e migranti dalle guerre e dalla fame, guerre e fame di cui l’Europa è fra i principali “esportatori” in Africa e in Medio Oriente. Non c’è dubbio, signor Ministro, tutto ciò è un crimine che va combattuto subito e senza esitazioni! Ma per far questo lei e il suo governo dovreste avere quella determinazione e quel coraggio che non sembrano essere affatto le principali doti di questo centro-sinistra. Oltre a perseguire i mercanti di schiavi (gli esecutori), avrete il coraggio di agire immediatamente sui mandanti? Abolirete, o almeno tenterete di abolire, senza ulteriori indugi il lungo elenco di crimini sopra citato? Se le sue intenzioni sono sincere, come io mi auguro, propongo a lei e al suo governo un bellissimo paradosso: anziché usare le navi della marina italiana per speronare accidentalmente le imbarcazioni dei migranti, organizzate voi con quelle navi i viaggi dei migranti non più clandestini, mandate le navi della marina italiana a prelevare gratuitamente sulle coste libiche e di tutto il Mediterraneo uomini donne e bambini in cerca di un futuro migliore in questo ricco e meschino Occidente. E anziché costruire prigioni di “prima accoglienza”, stornate i fondi delle finte missioni di pace e degli armamenti su strutture e servizi fondamentali a garantire un pieno inserimento dei migranti nel nostro paese e nel resto d’Europa. Una volta tanto anche il Vaticano potrebbe e dovrebbe sostenervi, avendo così a lungo sponsorizzato le radici cristiane dell’Europa... Più cristiani di così, anche senza crocifissi appesi alle pareti, non si potrebbe essere!
CRIMINI CLANDESTINI
Bravo, signor Ministro! Finalmente lei ha usato la parola giusta, a proposito dell’ennesima tragedia nel mare di Lampedusa: un crimine. Ma un crimine che si ripete con una frequenza così impressionante è qualcosa di più e di peggio: somiglia a un genocidio, a una pulizia etnica non dichiarata, a una guerra dei ricchi contro i poveri condotta per vie traverse... Se lei, usando la parola crimine si riferisce unicamente agli scafisti e ai moderni mercanti di schiavi, lei si limita a indicare gli esecutori materiali, tacendo sui principali responsabili del crimine, vale a dire i mandanti, quelli che promuovono il crimine, proibendo per legge il diritto di ogni essere umano ad emigrare da un paese all’altro in un sistema di libero mercato dove tale libertà assoluta è concessa alle merci e al denaro ma non agli esseri umani. In tal caso la sua dichiarazione non è propriamente una denuncia, ma una copertura ulteriore ai mandanti del crimine. Non può bastare ad affrontare seriamente il problema la denuncia tardiva di ciò che è evidente agli occhi di tutti (tranne ovviamente di chi non vuol vedere): dove c’è un crimine ci sono sicuramente dei criminali che compiono o favoriscono tale crimine, ci sono delle coperture, c’è innanzitutto un movente, la causa del delitto. Se è sua sincera intenzione lottare contro il ripetersi del crimine a cui lei fa riferimento, dovrebbe per lo meno cominciare a fare i nomi dei mandanti e indicare con chiarezza il movente. Per lo meno dovrebbe avere il coraggio di specificare in che consiste il crimine, dovrebbe completare la sua denuncia specificando che è un crimine provocare l’annegamento di decine e decine di esseri umani, ma che il crimine originario sono le frontiere invisibili di Schengen, un crimine la legge Bossi-Fini, un crimine inumano l’egoismo di un’Europa responsabile o complice di ingiustizie e discriminazioni d’ogni genere, un crimine il primato dell’economia sui diritti umani, un crimine l’indifferenza vacanziera del consumismo di massa, un crimine i CPT e i CPA, un crimine inumano la non accoglienza di profughi e migranti dalle guerre e dalla fame, guerre e fame di cui l’Europa è fra i principali “esportatori” in Africa e in Medio Oriente. Non c’è dubbio, signor Ministro, tutto ciò è un crimine che va combattuto subito e senza esitazioni! Ma per far questo lei e il suo governo dovreste avere quella determinazione e quel coraggio che non sembrano essere affatto le principali doti di questo centro-sinistra. Oltre a perseguire i mercanti di schiavi (gli esecutori), avrete il coraggio di agire immediatamente sui mandanti? Abolirete, o almeno tenterete di abolire, senza ulteriori indugi il lungo elenco di crimini sopra citato? Se le sue intenzioni sono sincere, come io mi auguro, propongo a lei e al suo governo un bellissimo paradosso: anziché usare le navi della marina italiana per speronare accidentalmente le imbarcazioni dei migranti, organizzate voi con quelle navi i viaggi dei migranti non più clandestini, mandate le navi della marina italiana a prelevare gratuitamente sulle coste libiche e di tutto il Mediterraneo uomini donne e bambini in cerca di un futuro migliore in questo ricco e meschino Occidente. E anziché costruire prigioni di “prima accoglienza”, stornate i fondi delle finte missioni di pace e degli armamenti su strutture e servizi fondamentali a garantire un pieno inserimento dei migranti nel nostro paese e nel resto d’Europa. Una volta tanto anche il Vaticano potrebbe e dovrebbe sostenervi, avendo così a lungo sponsorizzato le radici cristiane dell’Europa... Più cristiani di così, anche senza crocifissi appesi alle pareti, non si potrebbe essere!