VITE A PERDERE

AGNUS DEI


"Agnus dei qui tollis peccata mundi"... lasciati sgozzare, squartare, sbollentare e cucinare al forno con patate e aromi vari, per saziare il nostro cristiano appetito, amen. E’ fatta. Pasqua è arrivata e i cattocristiani hanno santificato anche quest’anno la resurrezione del Cristo con la morte violenta di migliaia di cuccioli di pecora, gustando tranquillamente a tavola le tenere carni degli innocenti massacrati. Il fatto che Gesù Cristo, andando incontro all’estremo sacrificio, si sia paragonato alla creatura vivente più indifesa e più innocente della terra (l’agnello), è stato regolarmente desacralizzato dai cattocristiani nella barbara usanza di servire a tavola gli agnelli, uccisi e squartati per delega nei pubblici macelli cittadini. Peggio di così non si potrebbe! La strage dei capretti e degli agnelli nelle festività pasquali rappresenta l’ennesima riprova che il cattocristianesimo è semplicemente una truffa crudele travestita da religione. Papi e vescovi lo sanno, e perciò hanno bisogno di un potere temporale sempre rinnovato per garantirsi la sopravvivenza di una fede totalmente priva di vera spiritualità, che sa solo esprimersi attraverso continue “carnevalate” in sintonia con le esigenze del mercato e del consumismo di massa. Agnus dei che sazi il nostro appetito, lasciati ancora sgozzare, appendere all’uncino e vendere a quarti o intero nei nostri santi Ipermercati... e abbi pietà di noi, perché noi non conosciamo altro dio che non sia la merce e il denaro, in omnia saecula saeculorum amen.