VITE A PERDERE

BACCHETTATE GELMINIANE


Dopo il sette in condotta, la ministra Gelmini rilancia: bacchettate sulle mani e orecchie d’asino in testa agli alunni somari. I maggiori quotidiani italiani nel comunicare la nuova iniziativa della ministra hanno subito commentato che trattasi di proposta tutto sommato sensata, utile a riportare ordine e disciplina dentro la scuola. I direttori di testata, da Riotta a Feltri, hanno ribadito, come già per la proposta del maestro unico, che qualche bacchettata sulle mani non è certo un gran danno, anzi, può costituire uno stimolo allo sviluppo dell’intelligenza. Guardate noi – scrivono i nostri geniali giornalisti capi – abbiamo avuto un maestro unico, il sette in condotta, le bacchettate sulle mani, ed eccoci qui: siamo cresciuti sani e intelligenti, il meglio dell’intellighenzia nostrana!... A partire da queste geniali osservazioni, sarebbe auspicabile anche la reintroduzione del calamaio e del pennino o certe punizioni corporali in voga nei collegi di austere monachelle del tempo che fu... tanto poi si cresce ugualmente intelligenti e si diventa bravi giornalisti come quelli che abbiamo oggi in Italia, capaci di cogliere sempre il lato positivo delle cose... Rigore e disciplina, dunque e... abbasso il Sessantotto, naturalmente!