VITE A PERDERE

LO CHIAMAVANO POPOLO DELLE LIBERTA’


Ieri oggi domani, ogni mattina sei costretto e risvegliarti in un paese sempre più infame, in una terra popolata da una massa di individui senz’anima, pezzi di carne con occhi naso e bocca ma che di umano hanno ben poco fatta eccezione delle più infime qualità, l’aspirazione al latrocinio, al lecchinaggio e alla ruffianeria nei confronti di chi ha più potere e denaro, la fame insaziabile di ingiustizia e di prepotenza, la voglia irresistibile di sopraffare il più debole. Ogni mattina devi farti forza per accettare di svegliarti in un paese senza dignità, senza giustizia, senza un brandello di umana solidarietà, un paese dove l’ipocrisia e l’imbroglio sono la regola dominante, dove milioni di persone hanno una sola testa in condominio, una sola visione del mondo, una sola idea della vita, quella di chi comanda, gli stessi desideri, lo stesso unico sogno di rapina e facile arricchimento, il cinismo e l’indifferenza piatta di un unico cuore, dedito alla desertificazione di ogni sentimento umano non artefatto dai media e dalla galera allegra di un unico gigantesco ipermercato. Ogni mattina guardarsi intorno è sprofondare in un incubo affollato di maschere ghignanti che blaterano di amore e di legalità mentre affondano i lunghi coltelli del malaffare nel corpo vivo della giustizia e della solidarietà umana davanti agli occhi benevoli di un pubblico nazional-popolare pronto a plaudire a ogni nefandezza del direttore d’orchestra, il nano-fantoccio la cui musica assordante trascina in un vortice osceno stormi di ballerine e di adolescenti dai seni e dai culi modellati a mo’ di merce per la compravendita mediatica. Svegliarsi ogni mattina per assistere impotenti attraverso uno schermo onnivoro alla fagocitazione del territorio urbano e naturale, alla quotidiana macellazione di ogni verità, di un intero mondo reale cancellato per decreto-legge dalle menzogne di quell’unico pensiero mercantile costruito sull’assenza di pensiero e di verità.La sola speranza che ti resta è di svegliarti una mattina e chiederti stupito: quando e dove accadeva tutto ciò? Lo chiamavano Popolo delle Libertà e pare che il paese-vergogna distrutto da tale orda di criminali si chiamasse Italia.