VITE A PERDERE

Maroni Clandestino


Dalle “Rime” di Dante, riscritte da un poeta clandestino –  Silvio, i’ vorrei che tu, Maroni e affinifoste rapiti per incantamentoe messi in un barcone: e in quel momentovoi foste dichiarati CLANDESTINI... e respinti per legge dai confinid’ogni terra in balia di mare e ventosicuri di sicuro annegamento –sorte comune a troppi clandestini. E Gasparri e La Russa e Bondi poicon monna Stella e tutto l’equipaggiodi governo e suoi servi ed alleati nel barcone venissero imbarcatied espulsi nell’ultimo viaggiosenza speranza – quel che accadde a noi.