VITE A PERDERE

DOPPIE VERITA'


LE PAROLE DETTE (E QUELLE SOTTINTESE) DEL CARDINAL BAGNASCO Con sgomento (di dover esprimere una sia pur modesta reprimenda nei confronti del nostro umile servo-padrone, di cui non nomineremo mai il nome invano, così come ci impone il primo comandamento delle tavole delle leggi ad personam rivelate in quel di Arcore dal Santissimo Beato Puttaniere – che dio l’abbia in gloria e gli conceda la presidenza assoluta della repubblica italo-vaticana in omnia saecula saeculorum)il paese assiste al moltiplicarsi di notizie (false, ovviamente – anche se veritiere come noi negando ben sappiamo – notizie infamanti diffuse da giornalisti sporchicomunisti e nemici della chiesa cattolica le cui finanze e i successi politico-aziendali furono sempre e saranno generosamente garantiti dal Santissimo Beato oggi martirizzato da giudici golpisti e asceso perciò per noi vescovi e per il santo padre al top della classifica dei martiri cristiani, ovvero tra coloro che ascesero al cielo vergini e martiri…)  notizie su comportamenti contrari al pubblico decoro e stili di vita non compatibili con incarichi di responsabilità(ovviamente si fa per dire, essendo noi vaticani gente di mondo e che ben apprezzano gli intrighi e le dissolutezze del potere, sempre da noi praticate nel dolce grembo della meretrice chiesa temporale, e ritenendo più che legittimo che il principe possa allietare le sue serate con orge sfarzose e consumo di sesso adolescenziale)emerge un evidente disagio morale…(e sempre ovviamente si fa per dire, non conoscendo noi altra morale che la morale elastica di santa madre chiesa che, secondo opportunità politico-affaristica condanna i peccati e benedice i peccatori “contestualizzati” in base al censo e ai vantaggi che arrechino all’azienda vaticana)Chiunque accetta di assumere un mandato politico deve essere consapevole della misura e della sobrietà, della disciplina e dell’onore che esso comporta, come anche la nostra costituzione ricorda(ovviamente sarebbe bene non ricordarsene proprio di quella cartaccia costituzionale che osa sancire il diritto alla libertà di fede e di opinioni, ma per fortuna nostra dal 48 ad oggi è stata sempre disattesa e tutti i governi ci hanno sempre garantito obbedienza e genuflessione perenne e, quel che più conta, tanti ma tanti soldi benedetti e privilegi e partecipazione finanziaria)Nubi ancora una volta preoccupanti si addensano sul nostro paese(ma noi, per grazia divina, disponiamo di un ottimo ombrello che ci ripara da duemila anni da ogni pioggia e tempesta, perché noi sappiamo sempre da che parte stare: dalla parte dei ricchi e dei potenti, contro tutti quei pezzenti che credono davvero e vogliono praticare la buona novella del Cristo, quel Cristo che noi disprezziamo nell’intimo dei nostri cuori, ma che benediciamo urbi et orbi in quanto ci ha offerto una pietra su cui edificare il più colossale affare politico-pseudospirituale di tutti i tempi sic et ubique che si chiami Berlusca o Benito poco importa, sarà sempre benedetto da noi purché porti oro al nostro mulino che macina giorno e notte le anime dei poveri fessi)e tutto questo mentre ancora qualcuno (noi) si chiede a che cosa sia dovuta l’ingente mole di strumenti di indagineben sapendo che il Santissimo Cavaliere è immune da ogni legge che non sia quella divina, ovvero di lui stesso, unico dio che mai avrà altro dio all’infuori di se stesso e che perciò condannerà al fuoco pennace dell’inferno le diaboliche toghe rosse sottomesse all’idolo pagano della giustizia, idolo che noi rinneghiamo e di cui Cristo l’eretico ebbe a dire “beati coloro che hanno fame e sete di giustizia” e che in conseguenza di tale bestemmia fu giustamente giustiziato e noi confermiamo con Pietro al canto del pollo allo spiedo di non conoscere quel pezzente terrorista e di non avere nulla da spartire con lui – eccezion fatta ovviamente di quella fatidica pietra vaticana in omnia saecula saeculorum amen.