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Recensione: Per un anno d'amore


 Titolo: Per un anno d'amore Autore: Gayle Forman Pagine: 356 Formato: Brossura Consigliato: Sì Voto: **** Breve Trama Il libro racconta la storia dal punto di vista di Willem, in quell'anno in cui lui e Allyson sono stati separati. Non è il continuo, ma più che altro un cambiamento di prospettiva, dado che finisce nello stesso esatto modo del primo. Recensione Appena finito il primo libro, in cui tutto ha inizio e narrato sotto il punto di vista si Allyson, mi aspettavo che dopo il finale sconvolgente, che ti lascia sospeso su una corda a chilometri di altezza, il secondo riprendesse da quel esatto punto e raccontasse tutta la storia dell'anno di Willem, ma che andasse avanti e ci descrivesse la loro vita ora che si sono ritrovati. Invece, narra solo ed esclusivamente la storia di Wiullwm da quando lascia Ally a Parigi a quando beh, la ritrova. E' stato un po sconvolgete, perchè non vedevo seriamente l'ora di leggere cosa sarebbe successo in futuro. “Per un giorno d'amore” ci ha mostrato il cambiamento interiore di Allyson, che ormai è diventata indipendente, “Per un anno d'amore” ci mostra il cambiamento di Willem, che a mio avviso è stato più drastico e profondo di Quello di Allyson. Ho cominciato ad apprezzare certi aspetti di Willem w a odiarne altri, come è giusto che sia, e ho capito seriamente le difficoltà che il protagonista incontrava nella sua vitae dalle quali non faceva altro che fuggire. Durante quell'incredibile anno risolve la sua vita, e con essa anche quella di chi gli sta attorno, basta guardare sua madre, finalmente compresa e finalmente aperta al dialogo. I rapporti con gli amici veri si consolidano, e quelli con le persone di passaggio rimangono superflue. Comincia lui stesso a capire il suo talento, e a capire cosa vuole fare della sua vita. Tutto grazie a Lùlù. Come Allyson che è riuscita a equilibrare la propria vita grazie a lui. Parte tutto da un singolo giorno. Mentre leggevo non potevo fare amento di confrontare la storia di Allyson e Quella di Willem, e notavo che durante l'intero anno erano vicinissimi a incontrarsi, in una maniera che aveva del ridicolo, ma non riuscivano mai. Mai. E la mia ansia presente dalla fine del primo volume cresceva ogni volta che questi eventi mancavano, facendomi morire di impazienza. Ripensandoci adesso dopo che è tutto passato, mi rendo conto che forse, la scelta di far terminare così questa storia, un finale che più aperto di così non si può, è una scelta intelligente e giusta. Dopo tutto quello che hanno passato, dopo tutti gli incidenti casuali avvenuti che hanno rimandato il loro incontro di un anno, hanno fatto si che il loro carattere, le loro esperienze di vita, mutassero, hanno fatto si che comprendessero cosa seriamente significavano l'uno per l'altro. Perchè non si dono mai per un solo momento dimenticati, durante tutto quel tempo. Hanno compreso che il tempo è solo un unità di misura e che in un ora in un minuto in un secondo, in un giorno può succedere più che in un intera vita. Ora la loro seria storia ha inizio e devono viverla secondo per secondo perchè non si sa mai come potrebbe andare a finire. Poi grazie al finale aperto posiamo immaginarcela come ci pare e piace senza rimanerne delusi.   Love, Dreamer.